Alcuni sicari hanno assassinato la notte scorsa a Rio de Janeiro in Brasile la consigliera comunale Marielle Franco del Partito socialismo e libertà, molto attiva contro le diseguaglianze e la violenza nelle favelas carioca.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
Non si arresta l’ondata di violenza che sta scuotendo Rio de Janeiro ed ha portato il governo federale a mettere le forze di polizia della città carioca sotto il controllo dell’esercito.
La vittima è Marielle Franco, 38 anni, uccisa con quattro colpi di pistola alla testa: una vera esecuzione. I sicari hanno anche ucciso il suo autista e ferito lievemente una sua assistente che si trovava al suo fianco sul sedile posteriore dell’auto. La polizia ha rinvenuto sul luogo del duplice omicidio 9 bossoli.
La vittima aveva partecipato ad un evento in sostegno delle giovani donne nere delle favelas. Il giorno prima di essere uccisa, Marielle aveva scritto sul suo profilo Twitter: ”Ancora un omicidio che potrebbe entrare nel conto di quelli compiuti dalla polizia militare. Matheus Melo stava uscendo dalla chiesa. Quanti altri devono morire prima che finisca questa guerra?”. La giovane consigliera aveva anche criticato pesantemente l’operato della polizia militare nelle favelas di Rio, definendo il corpo speciale incaricato per queste operazioni ”battaglione della morte, che uccide i nostri giovani”.
L’omicidio ha creato un’ondata di sdegno in tutto il Brasile ed è stato deplorato dal neo ministro per la Sicurezza pubblica, Raul Jungmann, e da numerose forze politiche. In una nota, il governo di Brasilia ha affermato che seguirà da vicino le indagini sul barbaro duplice assassinio.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
L’esercito dispiegato nella favela Rocinha
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Rocinha è la favela più grande del Brasile. Da anni è uno dei principali centri del narcotraffico del paese. La violenza è onnipresente (dall’inizio dell’anno ci sono stati 3’000 morti). Tuttavia da circa una settimana gli scontri tra gang rivali sono ulteriormente degenerati. “È una guerra tra banditi in passato alleati e che oggi…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Luiz Inacio Lula da Silva, 72 anni, era stato condannato in primo grado a 9 anni e sei mesi per corruzione e riciclaggio. Nonostante la pesante condanna, l’icona della sinistra mondiale non ha perso lo spirito battagliero: “E’ una sentenza politica, non ho commesso reati”, ha detto l’ex capo di Stato, che in serata ha…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scandalo delle tangenti legate alla società petrolifera Petrobras coinvolge un ex banchiere svizzero e spagnolo, impiegato all’allora BSI. La procura generale del Brasile lo accusa di riciclaggio di denaro per una somma di 21,7 milioni di dollari. Il consulente patrimoniale della BSI, istituto nel frattempo rilevato da EFG, è stato arrestato il 27 novembre all’aeroporto di…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Temer avrebbe tentato in particolare di comprare il silenzio del suo ex alleato politico Eduardo Cunha, ora in carcere, per evitare di vedersi coinvolto nell’inchiesta sui fonti neri Petrobras, una sorta di Mani Pulite brasiliana. A incastrare Temer sono alcune registrazioni audio consegnate agli inquirenti dall’imprenditore e neo collaboratore di giustizia Joesley Batista, proprietario del…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.