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Silenzio d'altri tempi nel castello di Chillon

Si appresta a riaccogliere i visitatori, per una stagione turistica che non sarà come le altre, uno dei monumenti simbolo della Svizzera: il castello di Chillon sul Lago Lemano, che stacca ogni anno 400'000 biglietti. In attesa della riapertura, prevista l'8 giugno, la Radiotelevisione svizzera RSI ha fatto visita al custode.
 

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 maggio 2020 - 21:35
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 16.05.2020)
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Si chiama Olivier Etter ed è l'unico inquilino del castello. Da oltre due mesi non può ricevere visite, fatta eccezione per quelle nel suo appartamento, dove complice un silenzio d'altri tempi ha passato qualche ora in più ad ascoltare i suoi vinili.

Ogni sera, il custode suona la campana del castello in onore del personale impegnato nella lotta al coronavirus, poi compie il suo giro di ispezione: "Controllo che tutte le porte siano chiuse, ogni tanto do un’occhiata al tetto e alle tegole per controllare che non ci siano infiltrazioni, insomma: un castello va sorvegliato".
 

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