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Migranti, critiche dalla Germania a Berna

Migranti alla stazione di Buchs (San Gallo)
Migranti alla stazione di Buchs (San Gallo) Keystone / Gian Ehrenzeller

Circa mille profughi e profughe giungono ogni settimana in territorio tedesco passando da Austria e Svizzera, per il disappunto di Berlino e di esponenti della CDU (centrodestra) che non risparmiano accuse a Berna.

I e le migranti, dopo aver attraversato il confine orientale, raggiungono Buchs (Canton San Gallo) con un treno notturno, e da lì vengono fatti salire su un vagone speciale verso Zurigo e poi Basilea. Una situazione, questa, che crea malumore in Germania: per le autorità tedesche si tratta di una violazione dell’Accordo di Dublino, come riferito dal settimanale NZZ am Sonntag.

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In particolare viene sottolineato che la Confederazione, essendo uno Stato Schengen, dovrebbe impedire ai profughi e le profughe di proseguire il viaggio e prenderli a carico in quanto richiedenti l’asilo. Gli ingressi illegali in Germania sarebbero aumentati a tal punto che la polizia fatica a gestire il flusso migratorio.

Non sono però di questo parere le autorità federali, ossia la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM), che sostiene che non vi sia nessuna ragione legale per prendere a carico i migranti, se non sono loro a chiederlo.

Una tesi corroborata anche da Alberto Achermann, professore di diritto migratorio all’Università di Berna, citato dal domenicale: “L’Accordo di Dublino entra in gioco soltanto nel momento in cui una persona chiede asilo”.

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