Le aziende svizzere mantengono il flusso di petrolio raffinato russo
Una petroliera ormeggiata a Novorossiysk, in Russia, l'11 ottobre 2022.
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I commercianti globali di energia Vitol e Gunvor, che hanno entrambi sede in Svizzera, sono ancora i principali acquirenti di petrolio raffinato dalla Russia più di un anno dopo che entrambe le aziende si sono impegnate a ridurre i loro affari con Mosca in seguito all'invasione dell'Ucraina.
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Financial Times/sb/mrj
Un rapportoCollegamento esterno del Financial Times /FT) pubblicato martedì utilizza i registri delle esportazioni depositati presso le dogane russe nei primi quattro mesi del 2023 per dimostrare che entrambe le società sono state tra i primi dieci acquirenti di prodotti raffinati, come benzina e diesel.
Gunvor, con sede a Ginevra, è stato l’ottavo acquirente per valore: un milione di tonnellate di prodotti petroliferi per un valore di circa 484 milioni di franchi svizzeri, secondo i dati consultati dal FT.
Vitol, che ha le sue basi principali a Londra e Ginevra, è stato il decimo acquirente, con circa 600’000 tonnellate per un valore di circa 400 milioni di dollari, secondo i dati.
Entrambe le società hanno confermato di essere acquirenti regolari di combustibili raffinati russi, ma hanno contestato l’accuratezza dei dati, secondo il FT.
Il commercio di carburanti raffinati russi non è vietato dalle sanzioni occidentali ed è stato addirittura incoraggiato da Washington per limitare le interruzioni delle forniture, se gli operatori rispettano le restrizioni occidentali imposte dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022. Vitol e Gunvor hanno quindi smesso di trattare il greggio russo, ma, come detto, non i prodotti raffinati.
I dati mostrano che 50 compagnie hanno esportato dalla Russia petrolio raffinato per un valore complessivo di 16 miliardi di dollari nei primi quattro mesi di quest’anno.
I registri doganali mostrano che Gunvor e Vitol sono le uniche società di proprietà occidentale ancora tra i primi dieci acquirenti di petrolio raffinato russo. Gli altri otto sono commercianti controllati dalla Russia o entità di recente costituzione negli Emirati Arabi Uniti, a Hong Kong o a Singapore.
In testa alla classifica c’è Litasco, il braccio commerciale della russa Lukoil. L’anno scorso la società ha spostato la maggior parte delle sue operazioni da Ginevra a Dubai e ha commercializzato più di 3 miliardi di dollari di carburanti raffinati russi tra gennaio e aprile, secondo i dati.
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