La gente si lamenta per il costo dei trasporti pubblici e dei francobolli
I reclami inoltrati dai privati a Mister Prezzi sono aumentati del 20% l'anno scorso, raggiungendo livelli che non si vedevano dal 2012. Non vengono risparmiati neanche i servizi pubblici.
Le segnalazioni dell’utenza inviperita per gli esosi rincari giunte sul tavolo del sorvegliante federale sono più che raddoppiate in un biennio.
In totale, ha fatto sapere Stefan Meierhans in un’intervista al popolare Blick, sono stati inviati 2’768 reclami l’anno scorso, a conferma di un trend crescente. Erano stati infatti già 2’400 nel 2022, quasi due volte quelli dell’anno precedente. Livelli che non si vedevano dal 2012.
In proposito il sorvegliante federale sottolinea soprattutto le proteste per il costo elevato dei trasporti pubblici, che colpiscono soprattutto le persone che dipendono da bus e treni per effettuare i loro acquisti.
Le aziende invece, in particolare quelle piccole che si trovano nelle regioni periferiche, si lamentano per gli incrementi delle tariffe postali.
Si tratta di due casi che, a giudizio di Stefan Meierhans, sono emblematici: “Se le aziende statali non sono un modello per la popolazione, questo dovrebbe farci riflettere”.
In alcuni cantoni, come il Ticino, sempre più persone hanno bisogno di una consulenza riguardante il loro bilancio familiare, tanto che c’è una lunga lista d’attesa, ha osservato Meierhans.
I problemi che vengono evocati maggiormente riguardano gli aumenti di cassa malati, della benzina, dell’elettricità e della spesa alimentare.
E la gente, ha continuato, non si arrabbia più per i costi dei solleciti di pagamento, che reputano ingiusti, ma per la loro situazione generale che desta preoccupazioni.
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