Il rincaro è cpmunque stato più contenuto rispetto ad altri Paesi.
Keystone / Arno Burgi
Il rincaro annuo in Svizzera si è attestato al 2,8% nel 2022. Si tratta del valore più elevato dal 1993, quando era stato registrato un 3,4%.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
L’inflazione elvetica ha raggiunto il 2,8% nel 2022. Lo ha fatto sapere oggi, mercoledì, l’Ufficio federale di statistica (UST), che ha sottolineato che si tratta del valore più elevato dal 1993, quando il rincaro aveva raggiunto il 3,4%.
L’UST indica che a pesare è stato in particolare l’aumento del costo dei prodotti petroliferi, del gas, delle automobili e degli affitti delle abitazioni. Dall’altra parte sono invece diminuiti i prezzi dei medicamenti e delle offerte di telefonia.
A gennaio l’inflazione era dell’1,6%. Da quel momento è salita costantemente sino a raggiungere un picco del 3,5% in agosto, per poi tornare a contrarsi lievemente. Un aspetto positivo di questa situazione è che comunque l’inflazione elvetica rimane nettamente inferiore a quella degli altri Paesi. A titolo di paragone, la Germania, che è il principale partner commerciale della Confederazione, ha visto il suo rincaro attestarsi al 7,9% nell’anno che si è appena concluso.
Contenuto esterno
Perché in Svizzera l’inflazione è contenuta?
L’inflazione elvetica è contenuta rispetto ad altri paesi grazie alla forza del franco svizzero, che funge da cuscinetto. Il direttore dell’Istituto di economia applicata dell’Università di Losanna Mathieu Grobéty ha spiegato a SWI Swissinfo.ch che la perdita di valore dell’euro rispetto al franco fa sì che i beni importati sono molto più economici. Una situazione che concerne un quarto dei prodotti consumati nella Confederazione. Inoltre, aggiunge, la posizione geografica della Confederazione aiuta: essere nel cuore dell’eurozona facilita il turismo degli acquisti. Per questo motivo i dettaglianti alimentari elvetici, per evitare di far fuggire la clientela oltreconfine, non hanno trasferito immediatamente l’aumento dei costi globali su consumatrici e consumatori.
Anche per quanto riguarda l’energia, il cui valore ha subìto delle impennate in altri Paesi, la Svizzera è “protetta”, grazie a un mercato regolamentato, in cui una parte delle tariffe viene fissata in anticipo e al fatto che una parte è rinnovabile poiché viene prodotta dalle centrali idroelettriche.
Una sorpresa per gli analisti
Oltre a pubblicare il dato sull’inflazione dell’intero anno (ossia la media aritmetica dei singoli mesi), l’UST ha anche diffuso i dati di dicembre, che hanno rappresentato una piccola sorpresa. L’indice dei prezzi al consumo si è attestato a 104,4 punti, in flessione dello 0,2% rispetto a novembre; la progressione annua è stata del 2,8% (in rallentamento a confronto del 3% di ottobre e novembre). Il dato – che per coincidenza è identico a quello dell’intero 2022 – è inferiore alle attese degli analisti e delle analiste interrogati dall’agenzia finanziaria AWP, che si aspettavano valori dal 2,9% al 3,1%.
Nel confronto con novembre i prezzi dei prodotti indigeni sono saliti dello 0,1%, mentre quelli dei prodotti importati sono scesi dell’1,1%. Su base annua i primi segnano +1,9%, i secondi +5,8%. Lo zoccolo dell’inflazione – che nella definizione dell’UST è il rincaro totale esclusi i prodotti freschi e stagionali, energia e carburanti – mostra variazioni rispettivamente del +0,1% (mese) e +2% (anno).
L’UST calcola anche un indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA), misurato con la metodologia in uso nell’Unione europea, con l’obiettivo di raffrontare i dati elvetici con quelli degli Stati comunitari. Visto da questa prospettiva dicembre presenta un rincaro di -0,2% (mese) e di +2,7% (anno). L’efficacia dell’indice dei prezzi al consumo nell’illustrare il costo della vita percepito dai consumatori e dalle consumatrici è però spesso al centro di grandi discussioni e in particolare in Svizzera, dove, per motivi metodologici, il tasso calcolato dall’UST non comprende i premi dell’assicurazione malattia di base, un punto di spesa che è spesso in forte progressione nei bilanci delle famiglie elvetiche.
Il rincaro stabilito dall’UST ha una grande importanza in vari ambiti: dalle negoziazioni salariali agli affitti, passando per il calcolo del contributo per gli alimenti nell’ambito dei divorzi.
Aumenteranno le vendite al dettaglio
Nonostante il rincaro, secondo lo studio periodico Retail Outlook pubblicato oggi da Credit Suisse e realizzato dalla banca in collaborazione con la società di consulenza Fuhrer & Hotz, nel 2023 aumenteranno le vendite del commercio al dettaglio elvetico, che assisterà così a una lieve crescita del volume d’affari. Questo grazie a una situazione stabile sul mercato del lavoro, una moderata crescita dei salari e il perdurare dell’immigrazione.
Nel comparto alimentare le vendite dovrebbero salire (su base annua) del 2,1%, favorite anche da un rincaro previsto all’1,6%, mentre nel segmento non alimentare è attesa una progressione dello 0,8%.
Il boicottaggio dei prodotti statunitensi è spesso controproducente
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo l'annuncio di Donald Trump di imporre alla Svizzera dazi doganali del 39%, si moltiplicano gli appelli al boicottaggio dei prodotti USA. Tuttavia, secondo gli esperti, questo tipo di reazione è spesso inefficace e potrebbe persino penalizzare l'economia elvetica.
Travail.Suisse chiede un aumento dei salari in media del 2% nel 2026
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un aumento dei salari in media del 2% per tutti i lavoratori in Svizzera nel prossimo anno per compensare l'aumento del costo della vita e porre fine al ritardo salariale accumulato negli ultimi anni.
Ignazio Cassis: “Siamo prontissimi a ospitare Putin-Zelensky a Ginevra”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera è "prontissima" ad accogliere un eventuale incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fare volontariato può avere conseguenze positive sulla salute mentale. Chi si impegna per gli altri rafforza infatti anche sé stesso. È quanto emerge da un sondaggio svolto in Svizzera, Germania e Austria.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il sistema di pagamento digitale Twint contava oltre 6 milioni di utenti alla fine del primo semestre dell'anno. Questi hanno effettuato 773 milioni di transazioni nel 2024, con un aumento del 31% rispetto all'anno precedente.
Tentano di svaligiare un negozio di armi, arrestati tre francesi nel canton Vaud
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tre giovani cittadini francesi hanno tentato di svaligiare un'armeria ieri mattina presto a Yverdon-les-Bains (VD). Sono stati arrestati dopo un inseguimento durante il quale un agente ha sparato contro il loro veicolo. Nessuno è rimasto ferito.
Dopo le minacce di stragi nelle scuole, Coira valuta varie misure
Questo contenuto è stato pubblicato al
Vetri di sicurezza, una maggiore formazione degli insegnanti e digitalizzare le planimetrie degli edifici: sono alcune misure che la città di Coira sta valutando e mettendo in atto per aumentare la sicurezza nelle scuole, secondo la risposta a un atto parlamentare.
Swatch ritira la pubblicità “occhi a mandorla” in Cina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il gruppo orologiero Swatch ha ritirato una campagna pubblicitaria dopo accuse di razzismo in Cina per aver usato stereotipi razzisti sugli occhi delle persone asiatiche.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lunedì a Washington si decide il futuro dell'Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso in serata alla Casa Bianca insieme ad alcuni leader europei.
Le aziende svizzere cercano di adattarsi ai dazi statunitensi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le aziende elvetiche, che siano marchi iconici come Victorinox o realtà specialistiche come Thermoplan, cercano di adattarsi ai dazi doganali del 39% imposti dagli Stati Uniti.
Aumento dei salari da record ma non basta contro l’inflazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli aumenti attorno al 2,5% non riusciranno a compensare il carovita salito a livelli record a causa dell’inflazione stimata al 3%.
La Banca nazionale svizzera aumenta di nuovo il suo tasso direttore
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come altri istituti centrali, la BNS ha ulteriormente inasprito la sua politica monetaria, innalzando di 0,5 punti il suo tasso guida.
Cala l’inflazione in Svizzera, dopo quasi due anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo 20 mesi di numeri in aumento o stabili, l'inflazione è leggermente calata in settembre in Svizzera, Paese in cui comunque il fenomeno resta limitato rispetto, per esempio, all'Eurozona.
Il franco svizzero è sempre più forte, ma fino a che punto arriverà?
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Banca nazionale ha cambiato tattica e il cambio euro/franco è arrivato a 0,94 ma gli analisti si chiedono fino a che punto si arriverà.
Dopo otto anni la BNS abbandona gli interessi negativi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Finisce dunque quella che allora fu considerata una bizzarria temporanea. La misura fu presa per far fronte al rafforzamento eccessivo del franco.
Partecipa alla discussione!