Poco meno del 75% della popolazione elvetica non ha mai usato prodotti legali contenenti cannabidioli (CBD) e la ragione principale è che non ne avverte il bisogno.
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tvsvizzera.it/mrj
Secondo un’inchiesta effettuata dall’agenzia di marketing e inchieste di mercato zurighese LINK pubblicata mercoledì, tre svizzere e svizzeri su quattro non hanno mai provato prodotti a base di CBD, perché non ne hanno mai sentito il bisogno. Il 30% dei e delle partecipanti over 60 allo studio si è detto propenso a provarli nel corso del prossimo anno. Questa percentuale scende al 5% tra i e le 30-44enni.
Oltre alla maggioranza che non sente il bisogno di provare la sostanza, c’è anche chi teme l’insorgere di una dipendenza, come pure i suoi potenziali effetti collaterali.
Per quanto riguarda le persone che lo usano o l’hanno già usato, lo studio ha raccolto dati sui motivi principali che portano all’assunzione del CBD. La classifica vede al primo posto i disturbi del sonno e la mitigazione del dolore (16% per entrambi). Secondi, a pari merito (13%), troviamo il benessere/umore e l’alleviamento dello stress.
La graduatoria differisce per il Ticino: il 31% dei e delle ticinesi vede nel fatto di combattere lo stress il motivo principale per cui ha assunto o assume cannabidioli. Per il 16% la ragione è invece la facilitazione del sonno.
Consumatori e consumatrici valutano diversi criteri prima di procedere all’acquisto. Quelli più importanti sono la qualità del prodotto (fatto più importante per il 64% di chi ne fa uso), la sua provenienza svizzera (45%), nonché il tipo e la modalità d’assunzione del preparato (38%). Solo al quarto posto troviamo il prezzo (37%), mentre la marca è il criterio più importante per solo il 5% delle persone intervistate.
Per il sondaggio sono state interpellate 1’611 persone tra i 18 e i 79 anni di età delle tre principali regioni linguistiche del Paese.
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