Gli orologi arcobaleno della Swatch in Malesia diventano reato
Un negozio di Swatch nel centro commerciale malese di Putrajaya.
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Chi indossa oggetti con i colori arcobaleno in Malesia rischia il carcere. Il Paese a maggioranza musulmana ha intrapreso una battaglia contro i simboli Lgbtq, tra cui gli orologi prodotti dalla Swatch.
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Meno di un mese fa la casa orologiera elvetica Swatch aveva deciso di trascinare in tribunale la Malesia per aver sequestrato orologi con i colori dell’arcobaleno, che secondo le autorità avevano elementi Lgbtq (acronimo per lesbica, gay, bisessuale, transgender e queer). L’omosessualità è fuorilegge in Malesia e le persone della comunità Lgbtq sono vittime di continue discriminazioni.
Il blitz delle unità di polizia del ministero degli interni era avvenuto in maggio e aveva interessato i negozi Swatch situati nei centri commerciali di tutto il paese, compresa la capitale. A luglio è scattata la risposta giuridica del gruppo elvetico: la causa è stata avviata sia contro il ministero in questione che nei confronti del governo malese e sarà affrontata dall’Alta Corte di Kuala Lampur.
Nel suo esposto Swatch sostiene che la sua reputazione commerciale sia stata danneggiata dalla confisca. “Gli orologi non promuovono un’attività sessuale, sono semplicemente un’espressione divertente e gioiosa della pace e dell’amore”. L’azienda chiede anche la restituzione dei 172 orologi sequestrati, per un valore di 14’000 dollari (circa 12’000 franchi).
Ora arriva la risposta del governo malese: chi indossa o vende orologi con i colori dell’arcobaleno, o più in generale chiunque stampa, importa, produce o ha in suo possesso oggetti simbolo della comunità Lgbtq, rischia tre anni di carcere. Inoltre, il governo malese assicura che è impegnato a prevenire la diffusione di elementi dannosi o che possono essere dannosi per la morale.
Non solo. Chiunque indossi o distribuisca gli orologi – continua il governo di Kuala Lumpur – potrebbe anche essere multato di 20’000 ringgit malesi (circa 4’000 franchi).
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L’evoluzione, oltre a riflettere le difficoltà dell’intero settore orologiero, si spiega con la modesta utilizzazione delle capacità di produzione, che non sarà tuttavia rivista verso il basso: il CEO di Swatch non vuole compromettere le competenze delle 18 marche del gruppo riducendole. Il primo fabbricante al mondo di orologi si aspetta comunque una “crescita sana”…
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