In occasione del suo discorso di apertura del Forum economico mondiale (WEF) di Davos, il presidente della Confederazione Alain Berset ha parlato del cambiamento che stanno vivendo le democrazie mondiali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Le democrazie sono a un “punto di svolta”. Lo ha rilevato martedì a Davos il presidente della Confederazione Alain Berset nel suo discorso di apertura del Forum economico mondiale (WEF).
“Le istituzioni democratiche sono indebolite”, ha proseguito, sottolineando che “lo Stato di diritto è minacciato” e che la percentuale di popolazione che vive in una democrazia si è ridotta di oltre la metà in pochi anni. L’ascesa del populismo è una reazione alle crescenti disparità, ha proseguito il consigliere federale, chiedendo maggiore “equità sociale”, anche nelle discussioni del WEF.
Berset ha poi parlato anche della guerra in Ucraina, ribadendo la condanna svizzera dell’offensiva russa. Davanti alla “First Lady” ucraina Olena Zelenska, giunta lunedì a Davos, ha denunciato il “brutale attacco” della Russia nei confronti non solo dell’Ucraina, ma anche del diritto internazionale e del multilateralismo. Ha inoltre aggiunto che la Confederazione farà “tutto il possibile” per rafforzare questi valori in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU, di cui fa parte da pochi giorni.
Il presidente della Confederazione si è detto anche preoccupato per la crescente insicurezza alimentare. Oggi sono complessivamente 350 milioni le persone a rischio di malnutrizione acuta, contro le circa 150 milioni prima della pandemia e della guerra in Ucraina, ha fatto notare, aggiungendo che gli effetti del conflitto sui Paesi africani “sono drammatici”. L’accordo sulle esportazioni di grano ucraino, mediato dall’ONU tra Mosca e Kiev, ha contribuito a far scendere i prezzi negli ultimi mesi, ma quelli dei fertilizzanti sono una preoccupazione sia per l’ONU che per la Svizzera.
Contenuto esterno
Anche la moglie del presidente ucraino si è rivolta ai presenti: “Stiamo affrontando una minaccia globale e solo se siamo uniti possiamo vincere”, ha detto. “L’aggressione della Russia non è limitata solo al nostro Paese. Potrebbe andare oltre i nostri confini se non viene fermata”. “Nei territori occupati – ha proseguito – migliaia di ucraini attendono di essere liberati e nel frattempo subiscono la repressione dei russi. Nel nostro paese nessuno è al sicuro, si rischia la vita ogni giorno perché non ci sono luoghi off-limits per il nemico”.
Infine, c’è anche stato un intervento della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha assicurato che l’UE continuerà a sostenere Kiev: “L’Europa sarà sempre con voi, per tutto il tempo che sarà necessario”, riferendosi con queste parole alla prima tranche di nuovi aiuti da 3 miliardi di euro all’Ucraina, parte di un pacchetto da 18 miliardi per il 2023.
50 incontri per il Consiglio federale
Sono quasi una cinquantina i capi di Stato e di Governo attesi a Davos fino a venerdì per discutere delle grandi sfide che la comunità internazionale deve affrontare (inflazione, crisi energetica e guerra in Ucraina in primis). Molti, però, anche gli assenti. Fra i leader del G20, parteciperanno solo il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol.
Tour de force anche per consigliere e consiglieri federali, per i quali sono previsti non meno di 50 incontri, compreso quello tra la ministra delle finanze elvetica Karin Keller-Sutter e il responsabile dell’economia della Commissione europea Paolo Gentiloni. Si tratta dell’unico incontro tra Berna e Bruxelles, un chiaro segnale del fatto che la situazione tra i due è ancora bloccata. Un nuovo round esplorativo per far progredire le relazioni è in programma venerdì a Bruxelles, nell’ultimo giorno del WEF.
Crolla l’uso dei sacchetti di plastica: -88% in sette anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se nel 2016 i negozi svizzeri ne avevano distribuiti 417 milioni, nel 2023 erano solo 51 milioni. Il calo, precisa la Swiss Retail Federation, è di ben l'88%.
Le possibilità di ascensione sociale restano alte in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio, la possibilità di far carriera è persino eccezionalmente elevata nel confronto internazionale, mentre è diminuita soprattutto negli Stati Uniti.
Finanziariamente, gli svizzeri e le svizzere cercano porti sicuri
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera, molte persone nel loro rapporto col denaro puntano su investimenti sicuri. Al posto di giocare in Borsa, mettono i soldi su conti risparmio, mostra uno studio.
La centrale nucleare di Beznau a mezza potenza per non riscaldare il fiume Aare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per raffreddare i suoi reattori, la centrale argoviese di Beznau preleva acqua dall'Aare la quale, dopo il processo di raffreddamento, viene reimmessa nel fiume.
Il Governo autorizza un’inchiesta sulla divulgazione di dati sensibili
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha autorizzato un'inchiesta presso il Servizio delle attività informative della Confederazione (l'intelligence elvetica) in merito alla presunta divulgazione di informazioni sensibili dalla sua divisione ciber alla Russia.
La procedura di reclutamento al servizio militare va migliorata
Questo contenuto è stato pubblicato al
È la conclusione alla quale è giunta la Commissione della gestione del Consiglio nazionale, che invita ora il Governo a prendere provvedimenti.
Grigioni, progetti contro valanghe, piene e cadute massi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il cantone ha autorizzato contributi per la realizzazione di tre progetti contro i pericoli naturali: lungo il Passo del Forno, in Val Fex in Alta Engadina e sulla linea ferroviaria fra Davos e Filisur.
Maglia autografata della Nazionale femminile venduta per quasi 4’000 franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una maglia autografata della nazionale di calcio femminile svizzera è stata venduta all'asta per 3'921 franchi. La presidente della Confederazione Keller-Sutter avrebbe dovuto regalarla a Papa Francesco.
“La guerra commerciale potrebbe costare 17,5 miliardi alla Svizzera”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se la guerra commerciale sotto il governo statunitense dovesse degenerare, all'economia svizzera verrebbe a costare cara. La conclusione del Centro di ricerca congiunturale KOF.
“Sì” di St-Moritz al rinnovo dell’aeroporto di Samedan
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Sì" degli elettori di St. Moritz (GR) a un contributo supplementare di cinque milioni di franchi per il rinnovo dell'aeroporto regionale di Samedan. Il voto era decisivo per il futuro del progetto.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Se per andare a parlare di clima, i leader producono uno sproposito di CO2
Questo contenuto è stato pubblicato al
I jet privati usati per recarsi al Forum economico mondiale producono emissioni di anidride carbonica pari a 350'000 automobili.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Davos si prepara ad accogliere un numero record di capi di Stato e rappresentanti governativi nel corso del WEF, che si svolgerà dal 16 al 20 gennaio.
Il Wef, una gallina dalle uova d’oro per i proprietari di case di Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 16 gennaio Davos tornerà ad ospitare il World Economic Forum. Durante i cinque giorni della manifestazione i prezzi di case e appartamenti salgono alle stelle.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.