Il 16 gennaio Davos tornerà ad ospitare il World Economic Forum. Durante i cinque giorni della manifestazione i prezzi di case e appartamenti salgono alle stelle.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS/mar
Dopo l’edizione del 2021 annullata e quella del 2022 svoltasi nel mese di maggio, la località grigionese si appresta di nuovo ad accogliere i leader politici ed economici del mondo come ormai da tradizione durante il mese di gennaio.
Nella località grigionese, chi può mettere in affitto una casa o un appartamento per la durata del convegno ha sicuramente di che strofinarsi le mani.
Secondo un’inchiesta del settimanale Schweiz am Wochenende, chi oggi prenota un semplice monolocale con tre letti deve pagare 2’600 franchi a notte (circa 2’600 euro).
Incluse le tasse di servizio e la pulizia si arriva a 15’000 franchi per le cinque notti necessarie a seguire l’evento, in programma dal 16 al 20 gennaio. Da notare che in febbraio lo stesso monolocale può essere affittato a 150 franchi per notte. Altro esempio: chi vuole pernottare a 600 metri dal centro cittadino facendo capo a due letti matrimoniali e a un divano letto deve essere pronto a sborsare 25’000 franchi per cinque notti.
Tariffe “fuori dal mondo”
La lievitazione dei prezzi che avviene durante il forum è spesso al centro delle critiche, in primo luogo da parte degli stessi organizzatori del WEF. Per Reto Branschi, direttore dell’ente turistico Davos-Klosters, il problema non sono gli alberghi, ma gli appartamenti di vacanza. Durante il forum vengono applicate tariffe “a volte fuori dal mondo”, afferma in dichiarazioni riportate dal settimanale. “Ma anche il WEF ha bisogno degli alloggi, perché i dipendenti vengono ospitati lì durante l’evento”.
L’ente turistico non può intervenire per correggere la situazione. “Possiamo solo avanzare delle raccomandazioni e ricordare che i prezzi esorbitanti mettono in pericolo l’esistenza del WEF”, spiega Branschi. Per quanto riguarda gli hotel, invece, l’esperto tende a relativizzare. “Durante il WEF, almeno l’80% dei letti delle strutture di Davos sono riservati ai partecipanti: gli alberghi hanno a disposizione il resto della capienza, sia per gli ospiti abituali che per i nuovi”. A suo avviso i prezzi offerti dal settore alberghiero per il contingente del WEF sono “assolutamente equi” e i prezzi dei letti restanti sono determinati dal mercato.
Il ritorno del forum in un periodo dell’anno poco gettonato è chiaramente ben visto dagli operatori del ramo. “Tutti in città non vedono l’ora che il WEF torni alla normalità”, spiega alla Schweiz am Wochenende Ernst Wyrsch, presidente di HotellerieSuisse Grigioni. Il Cantone – dice l’operatore – è “estremamente” felice di fungere da luogo ospitante, non solo per i soldi, come spesso viene suggerito. “Per noi questo evento è molto importante anche per la reputazione”.
Anche Brienz potrebbe scomparire sotto una grande frana
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il villaggio di Brienz nei Grigioni passa nuovamente alla fase rossa: l'accesso al paese è da ora vietato. Stando ai geologi, una grossa frana rischia di cadere nelle prossime settimane.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ambasciata elvetica in Iran è stata chiusa: la situazione non consentiva di garantire la sicurezza dello staff e dei locali.
La Confederazione investe sulla Ginevra internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha stanziato 269 milioni di franchi per rafforzare la Ginevra internazionale, rispondendo alla concorrenza internazionale sempre "più agguerrita".
Sessant’anni di abusi all’abbazia di Saint-Maurice in Vallese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per decenni, nell'abbazia di Saint-Maurice, in Vallese, si sono verificati casi di abusi sessuali sotto varie forme. Solo sotto la pressione dei media e dell'opinione pubblica la direzione ha preso coscienza dei propri doveri.
Gli abitanti di Davos vogliono rimpossessarsi della loro cittadina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'iniziativa popolare chiede che "chi ristruttura edifici esistenti con più appartamenti riservi almeno la metà della superficie abitabile alle case primarie".
I consumatori svizzeri non boicottano i prodotti “made in USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Smettere di comprare prodotti americani per segnalare la propria opposizione alle politiche del presidente Donald Trump? Così volevano fare gli svizzeri, ma la realtà appare diversa.
I tempi lunghi per lo smantellamento di una centrale nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg nel Canton Berna è a metà dell'opera. Tutto procede secondo i piani: sono già state rimosse 6'700 delle complessive 13'000 tonnellate di materiale.
La Svizzera ha restituito all’Italia beni culturali di diverse epoche
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Berna, la direttrice dell'Ufficio federale della cultura Carine Bachmann ha consegnato all'ambasciatore italiano in Svizzera Gian Lorenzo Cornado dei beni culturali della vicina penisola.
Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely in mostra al Grand Palais di Parigi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si apre venerdì al Grand Palais di Parigi una retrospettiva consacrata all'universo di Niki de Saint Phalle e del suo compagno, lo scultore svizzero Jean Tinguely.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
A Davos una “casa dei crimini di guerra della Russia”
Questo contenuto è stato pubblicato al
A margine del World Economic Forum (WEF) una mostra documenta i presunti crimini di guerra perpetrati dalle truppe russe in Ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In assenza dell'ostacolo naturale solitamente presente al World Economic Forum di gennaio, l'Esercito ha dovuto quest'anno ispessire i controlli.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Momenti di tensione quando alcuni manifestanti hanno provato a sfondare i blocchi, gli agenti hanno reagito con gas lacrimogeni e proiettili di gomma.
Al Forum di Davos sparisce la Russia e arriva (forse) Zelensky
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Wef ha deciso: nessun rappresentante russo parteciperà al meeting internazionale che si terrà dal 22 al 26 maggio prossimi a Davos.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.