La televisione svizzera per l’Italia

Se per andare a parlare di clima, i leader producono uno sproposito di CO2

Jet a Davos.
Si parla di una produzione di anidride carbonica pari a quella emessa da 350'000 automobili in una settimana. © Keystone / Walter Bieri

I jet privati usati per recarsi al Forum economico mondiale producono emissioni di anidride carbonica pari a 350'000 automobili. La denuncia di Greenpeace.

Volare con il jet privato a Davos per poi discutere di ambiente e di socialità: Greenpeace mette alla berlina quella che ritiene l’ipocrisia ecologica del Forum economico mondiale (WEF), in programma da lunedì 16 a venerdì 20 gennaio.

Basandosi su uno studio commissionato alla società di consulenza olandese CE Delft, che ha analizzato in dettaglio i movimenti aerei degli aeroporti vicino a Davos nella settimana dell’ultima edizione dell’evento (maggio 2022), l’organizzazione ambientalista arriva alla conclusione che un partecipante su dieci ha raggiunto la località alpina facendo ricorso a un velivolo privato.

A volte anche solo per pochi chilometri

Ma non solo: il 53% dei voli in questione era di una distanza inferiore a 750 chilometri e il 6% di meno di 100 chilometri. Uno era di soli 21 chilometri, da Friedrichshafen (D) ad Altenrhein (SG): in pratica si è trattato di passare dalla sponda tedesca a quella elvetica del lago di Costanza.

In base alla ricerca, da soli i jet privati che hanno portato le personalità al forum hanno causato 9’700 tonnellate di emissioni di CO2, vale a dire l’equivalente di quanto 350’000 vetture inquinano in una settimana. E fra i paesi da cui arrivano più persone in aereo figurano la Germania, la Francia e l’Italia.

Il paradosso

“I ricchi e i potenti accorrono a Davos per discutere di clima e disuguaglianza; per farlo, utilizzano il mezzo di trasporto più inquinante al mondo, il jet privato”, commenta Klara Maria Schenk, esperta della campagna di mobilità europea di Greenpeace, citata in un comunicatoCollegamento esterno diffuso dall’organismo.

“Allo stesso tempo, l’Europa sta vivendo il gennaio più caldo mai registrato e molte persone stanno lottando con eventi meteorologici estremi, esacerbati dalla crisi climatica”. E dire che “l’obiettivo autodichiarato dai ricchi e potenti è quello di combattere il cambiamento climatico e le altre crisi attuali con un’azione collettiva e coraggiosa”, conclude Greenpeace, citando ironicamente gli obiettivi del forum.

Le misure di sicurezza

Intanto, sempre oggi, l’esercito e la polizia grigionese hanno indetto una conferenza stampa sulle misure di sicurezza prese per la manifestazione. Sono oltre 100 le persone, protette dal diritto internazionale, che a partire da lunedì devono potersi muovere liberamente e in tutta sicurezza al WEF di Davos. A questo scopo sono stati dispiegati agenti di polizia e militari, sia svizzeri che provenienti dai Paesi vicini.

“I rischi maggiori sono il terrorismo, le minacce informatiche, l’estremismo e i servizi segreti vietati”, ha dichiarato oggi all’agenzia Keystone-ATS il capo della sicurezza e comandante della Polizia cantonale dei Grigioni Walter Schlegel.

Tutto il traffico verso Davos sarà fermato e controllato. “Circa 5’000 membri delle forze armate sono schierati con tutto l’occorrente disponibile”, ha spiegato il comandante della Divisione territoriale 3 dell’esercito svizzero Lucas Caduff.

A Davos e nei suoi dintorni sono state erette recinzioni di protezione. L’esercito monitora con i droni il territorio – in particolare i sentieri più piccoli – da cui potrebbero provenire i possibili pericoli.

I jet dei ricchi

L’impatto ecologico dell’élite sta sempre più facendo parlare di sé. Tanto che, negli ultimi tempi, si sta sollevando un numero sempre maggiore di voci critiche contro le abitudini dei ricchi che spesso parlano di clima e introducono, nelle proprie aziende, piccole misure green; ma poi producono in un solo viaggio in jet un livello di anidride carbonica pari a quanto fa una persona media in un anno. Il tema viene trattato, per esempio, da profili social come Jet dei ricchiCollegamento esterno

L’incontro annuale del WEF è in programma la prossima settimana, dal 16 al 20 gennaio. Sono attesi 2’700 rappresentanti di 130 Paesi, fra cui 52 capi di Stato o di Governo.


Attualità

insegna UBS

Altri sviluppi

UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore

Questo contenuto è stato pubblicato al L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.

Di più UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Andrea Gmür-Schönenberger

Altri sviluppi

Chiesto un miliardo in più per l’esercito

Questo contenuto è stato pubblicato al L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).

Di più Chiesto un miliardo in più per l’esercito
colona di fumo

Altri sviluppi

Esplosione in un distributore a Roma, 40 feriti

Questo contenuto è stato pubblicato al Una esplosione ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino di Roma ma l'impatto è stato talmente violento che il boato si è sentito in molte zone della capitale italiana.

Di più Esplosione in un distributore a Roma, 40 feriti
gioelli in oro

Altri sviluppi

L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Gli investigatori italiani hanno annunciato venerdì di aver smantellato un traffico di 600 chili di oro e argento verso la Svizzera. Diciassette persone sono state rinviate a giudizio in un caso che ha fruttato oltre 26 milioni di euro ai suoi autori.

Di più L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera
il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli,

Altri sviluppi

Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti

Questo contenuto è stato pubblicato al Secondo il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli, in futuro non dovrebbero più esserci centri speciali per richiedenti asilo renitenti. Tuttavia, a suo avviso, il fatto di separare gli elementi problematici dagli altri asilanti rimane una buona cosa.

Di più Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti
persone sotto una struttura che spruzza acqua dall'alto

Altri sviluppi

La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde

Questo contenuto è stato pubblicato al L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).

Di più La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
reattori centrale nucleare di beznau

Altri sviluppi

Troppo caldo per il nucleare: Beznau si ferma

Questo contenuto è stato pubblicato al La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.

Di più Troppo caldo per il nucleare: Beznau si ferma
libretti di permessi di soggiorno

Altri sviluppi

Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro

Questo contenuto è stato pubblicato al Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.

Di più Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
casa sepolta da rocce

Altri sviluppi

A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”

Questo contenuto è stato pubblicato al Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.

Di più A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR