I privati svizzeri che accolgono i profughi ucraini sono sottoposti a controlli da parte dell'associazione Campax. Il rischio di abusi, infatti, è presente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
La maggioranza dei rifugiati giunti in Svizzera (sono già 11’000) è costituita da donne e bambini, che saranno in parte ospitati da privati e famiglie. Il rischio è che queste persone, spesso vulnerabili, potrebbero venir sfruttate.
In Svizzera sono già 100’000 i posti letto messi a disposizione da famiglie, privati e alberghi. A raccogliere le candidature e occuparsi dell’abbinamento tra privati e famiglie c’è l’associazione Campax. L’organizzazione sa che dietro alle opportunità ci sono talvolta anche dei rischi e prende le dovute precauzioni: “Si visitano le potenziali famiglie di accoglienza e si chiede loro un estratto del casellario giudiziale, in modo da scoraggiare eventuali malintenzionati”, spiega ai microfoni della RSI Iared Camponovo, coordinatore Campax.
Contenuto esterno
Gli abusi, però, sono sempre dietro l’angolo: diverse offerte sospette sono apparse in queste settimane: chi cerca solo donne giovani e chi persone pronte a curare il giardino. Queste vengono scartate subito. Inoltre bambini e minori non accompagnati non vengono assegnati a famiglie e privati ma a strutture specializzate.
Anche i cantoni riconoscono che ci sia un rischio di sfruttamento di forza lavoro, di abusi sessuali o di violenza e per questo puntano su accompagnamento e sensibilizzazione: “Reputiamo sia necessario seguire le famiglie ospitanti e gli stessi rifugiati. Ai cantoni abbiamo chiesto se sono in grado di farlo da soli con il loro personale – come avviene di solito nel settore d’asilo – oppure se vogliono affidarsi a delle organizzazioni caritatevoli”, ha spiegato Gaby Szöllösy, segretaria della Conferenza dei direttori cantonali della socialità.
Coordinare tutte queste operazioni è necessario perché gli arrivi di persone in fuga dal Ucraina continueranno e servirà più solidarietà possible.
Creato lo Stato maggiore asilo
A causa dell’importante afflusso di rifugiati ucraini giunti in Svizzera, la consigliera federale Karin Keller Sutter ha convocato per la prima volta lo Stato maggiore asiloCollegamento esterno, un organo istituito nel 2011 per affrontare situazioni straordinarie in materia d’immigrazione.
Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno in Svizzera il numero degli infortuni è lievemente salito rispetto all'anno precedente, a 908'313 (+0,7%). Mentre gli incidenti e le malattie professionali sono nuovamente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono cresciuti.
Libera circolazione, immigrazione di lavoro verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I cittadini dell'UE arrivano in Svizzera soprattutto per lavorare. A causa del rallentamento demografico, il mercato del lavoro deve rimanere aperto, sostiene la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) nel suo rapporto annuale sulla libera circolazione delle persone.
Troppe opposizioni e ricorsi in Svizzera frenano l’edilizia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se in Svizzera non vengono costruite nuove abitazioni oppure la loro edificazione viene ritardata, ciò è da attribuire in primo luogo al numero di opposizioni e ricorsi contro i progetti. A farne le spese spesso sono coloro alla ricerca di un alloggio.
La popolazione svizzera preferisce il contante alle azioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Meglio le banconote sotto il materasso che gli investimenti in borsa: quando si tratta dei propri soldi, gli svizzeri sono avversi al rischio. A evidenziarlo è un sondaggio confezionato dal servizio di confronto online Moneyland.
I risparmi alla RTS porteranno a una ventina di licenziamenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Costretta a risparmiare 16,5 milioni di franchi, la Radiotelevisione della Svizzera romanda RTS ha annunciato martedì l'intenzione di sopprimere fra 60 e 70 posti a tempo pieno entro il 2026. Il taglio dovrebbe tradursi in una ventina di licenziamenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lunedì sera l'assemblea comunale di Lostallo (canton Grigioni) in Val Mesolcina ha approvato un credito di 65'000 franchi per la progettazione di un vallo di protezione nella frazione di Sorte, fortemente danneggiata dall'alluvione di un anno fa.
F-35, la Commissione della gestione del Nazionale vuole indagare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Parlamento si occuperà da vicino della questione relativa ai prezzi d'acquisto dei jet da combattimento statunitensi F-35.
I prezzi dell’elettricità scenderanno nel 2026, secondo un sondaggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prezzi dell'energia elettrica per il 2026 dovrebbero diminuire rispetto all'anno in corso. Lo rileva un sondaggio dell'Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES). La ragione è da ricercarsi nel calo delle tariffe sul mercato dell'energia elettrica.
Relatrice speciale dell’ONU si presenta a Berna nonostante il niet dell’Università
Questo contenuto è stato pubblicato al
La relatrice speciale dell'ONU Francesca Albanese si è presentata questa sera a Berna per una tavola rotonda sulla Palestina. Questo nonostante la locale università non abbia voluto ospitare un evento di Amnesty International.
Coalizione si mobilita a Berna contro la discriminazione salariale
Questo contenuto è stato pubblicato al
A cinque anni dall'inasprimento della legge federale sulla parità dei sessi (LPar), i sindacati stilano un bilancio negativo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
I complimenti di Cassis alla Polonia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente elvetico Ignazio Cassis, in visita in Polonia per rendersi conto della situazione umanitaria, ha ribadito l'impegno della Svizzera a sostengno della popolazione ucraina.
In Svizzera ci si mobilita per accogliere la popolazione ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quasi 4'000 persone provenienti dall'Ucraina sono state finora registrate in Svizzera. Molte famiglie hanno dato la loro disponibilità per accoglierle nelle loro case.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.