Cassis ha complimentato la Polonia per quanto fatto finora
Keystone / Mateusz Marek
Il presidente elvetico Ignazio Cassis, in visita in Polonia per rendersi conto della situazione umanitaria, ha ribadito l'impegno della Svizzera a sostengno della popolazione ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Ignazio Cassis, arrivato lunedì mattina in Polonia per una visita di due giorni per rendersi conto sul campo della situazione umanitaria causata dall’afflusso di profughi ucraini su suolo polacco, ha incontrato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Durante l’incontro è nuovamente stata sottolineata la necessità di sostenere i profughi ucraini e mettere fine a questa guerra, passando quanto prima alla fase diplomatica.
Il presidente elvetico, in conferenza stampa, si è detto impressionato dell’immensa solidarietà dimostrata dalla Polonia, in particolare per quanto riguarda i milioni di profughi accolti. “È davvero ammirevole ciò che la Polania sta facendo. Merita la nostra più alta riconoscenza”.
Cassis ha poi sottolineato l’impegno della Svizzera: “Il Governo svizzero ha deciso, venerdì scorso, di destinare 80 milioni supplementari agli aiuti umanitari. E anche la popolazione, durante la giornata di raccolta fondi, ha devoluto ulteriori 80 milioni di franchi”.
Contenuto esterno
Il ticinese ha poi voluto parlare anche delle sanzioni imposte alla Russia e ai suoi oligarchi: questi ultimi “non solo non possono usufruire dei loro patrimoni, ma anche le loro ditte in Svizzera sono bloccate. Alcune di queste hanno già dichiarato fallimento”. La Svizzera, inoltre, ha aggiunto, ha sanzionato autonomamente cinque persone che non erano presenti nella lista stilata da Bruxelles.
A questo proposito si è espresso anche il premier polacco Mateusz Morawiecki: “Tra pochi giorni a Bruxelles al Consiglio europeo discuteremo ulteriori sanzioni” contro Mosca. “Sappiamo che queste prime misure hanno già colpito duramente la Russia dal punto di vista economico, ma dobbiamo fare molto di più”.
Prendendo la parola, Cassis ha spiegato che la Svizzera “quale Paese neutrale non può esportare armi, ma può esportare quasi tutto il resto, a cominciare da generosità e solidarietà”.
La Confederazione continua a puntare sulla via diplomatica, ha concluso: “La diplomazia è necessaria. Non subito, forse. O forse sì, per un armistizio. Ma è soprattutto necessaria dopo, quando le armi taceranno. E lì ci sarà tanto da fare”.
In seguito il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in un tweet si è detto felice dell’incontro con il premier polacco. Ha espresso la sua riconoscenza per l’eccellente collaborazione che ha permesso l’installazione di un centro di trasbordo di aiuti umanitari svizzeri a Lublino, dove discuterà con esperti elvetici presenti sul posto.
Prima di tornare in Svizzera, il presidente si recherà alla frontiera con l’Ucraina per visitare i centri per i profughi.
Studenti e studentesse frontalieri non potranno più andare a scuola a Ginevra
Questo contenuto è stato pubblicato al
Allieve e allievi frontalieri non saranno più ammessi nelle scuole ginevrine. Il Consiglio di Stato ha deciso di porre fine al regime transitorio a partire dall'inizio dell'anno scolastico 2026.
Energie rinnovabili, Svizzera agli ultimi posti in Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera è al 22esimo posto su 28 Paesi europei in termini di sviluppo della produzione di energia solare ed eolica. Tenendo conto solo di otto Paesi vicini, la Confederazione è penultima, osserva la Fondazione Svizzera per l'Energia (SES).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ignazio Cassis chiede a Israele di garantire maggiori aiuti alla Striscia di Gaza. Al termine della sua visita lampo in Medio Oriente, il consigliere federale ritiene inoltre che il riconoscimento di uno Stato palestinese sia prematuro, ma che "un giorno" arriverà.
Identificate le ultime vittime dell’incidente di montagna a Zermatt
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le ultime vittime trovate sul ghiacciaio dell'Adler, vicino a Zermatt (VS), il 24 maggio, sono state formalmente identificate. Si tratta di due uomini di 34 anni di nazionalità tedesca, ha dichiarato mercoledì la polizia vallesana.
BAK: “La Svizzera deve prepararsi al ritorno dei tassi d’interesse negativi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Considerata la bassa inflazione - in maggio il rincaro si è attestato -0,1%, ai minimi da quattro anni - e la forza del franco i tassi d'interesse negativi potrebbero di nuovo tornare d'attualità in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ignazio Cassis ha incontrato oggi a Gerusalemme il suo omologo israeliano Gideon Sa'ar. In precedenza aveva avuto un colloquio con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa per valutare il ruolo dell'Autorità nazionale palestinese in futuro.
Ringier presenta denuncia penale per pubblicità false
Questo contenuto è stato pubblicato al
La casa editrice Ringier ha presentato una denuncia penale contro ignoti al Ministero pubblico della Confederazione a causa di inserzioni pubblicitarie false circolate su social media come Meta e X.
Per gli Stati le esportazioni di materiale bellico vanno facilitate
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esportazione di materiale bellico verso alcuni Paesi NATO e europei va resa più facile. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati approvando - con 31 voti contro 11 e una astensione - una revisione della Legge federale sul materiale bellico (LMB).
Il Kunstmuseum di Berna rinuncia a un dipinto di Alfred Sisley
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito ai risultati di una ricerca sulla provenienza, il Kunstmuseum di Berna rinuncia alla proprietà di un'opera del pittore inglese Alfred Sisley. Gli eredi dell'imprenditore ebreo Carl Sachs, perseguitato dai nazisti, avevano rivendicato il dipinto.
Giovani e stranieri? Il premio della polizza auto sale alle stelle
Questo contenuto è stato pubblicato al
Essere giovane e di nazionalità straniera: sono i fattori che hanno l'impatto maggiore sull'importo del premio di un'assicurazione auto in Svizzera.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
In Svizzera ci si mobilita per accogliere la popolazione ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quasi 4'000 persone provenienti dall'Ucraina sono state finora registrate in Svizzera. Molte famiglie hanno dato la loro disponibilità per accoglierle nelle loro case.
Cassis: “Massima priorità alla protezione dei civili”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente elvetico ha preso contatto con il suo omologo ukraino. La popolazione e le infrastrutture non possono essere l'obiettivo degli attacchi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.