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Le Americhe nuovo epicentro della pandemia

Tre pazienti attaccati alle bombole di ossigeno in un ospedale Perù e stazionati sui posteggi davanti al nosocomio.
Pazienti ammalati all'ospedale Sabogal di El Callao: una delle strutture designato dal Perù per ospitare unicamente contagiati dal coronavirus. Keystone / Sergi Rugrand

Mentre negli Stati Uniti le vittime della pandemia hanno superato quota 100'000, l'America latina ha confermato nelle ultime 24 ore una progressione dei contagi e dei morti.

Il bilancio dei morti negli Usa è il più elevato al mondo ed eccede il numero dei militari americani morti in tutti i conflitti combattuti dagli Stati Uniti dalla guerra di Corea (1950-53) in poi. La pandemia attuale si appresta a diventare la più letale della storia statunitense dopo quella della spagnola nel 1918 in cui persero la vita 675 mila americani.

Intanto le dolorose immagini di questi giorni di centinaia di bare accatastate in attesa di una qualche sepoltura di fortuna nei cimiteri di San Paolo, in Brasile, sono state premonitrici. Nelle ultime 24 ore in America latina c’è stata una progressione dinamica della pandemia con un deciso aumento sia dei contagi (833.493, +35.000) sia delle morti (44.765, +1.400). 

Vediamo dapprima la situazione negli Stati Uniti:

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Epicentro americano

Da tempo ipotizzato, il picco della pandemia da coronavirus ha ufficialmente investito secondo l’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) l’America latina.

C’è da rilevare comunque che, ad essere in emergenza, sono le Americhe nel loro insieme, visto che come detto gli Stati Uniti hanno accumulato 1,6 milioni di contagi e oltre 100’000 morti, mentre il Canada ha registrato 88’000 infettati e 6’750 morti.

Ma, ha chiarito la direttrice della Paho, Carissa Etienne, “la preoccupazione è grande per l’America latina”, perché “essa ha superato ormai nel computo giornaliero dei contagi da Covid-19 l’Europa e gli stessi Stati Uniti”.

A preoccupare la Paho e i governi del subcontinente c’è il fatto che le strutture sanitarie esistenti non sono state pensate per pandemie come l’attuale per cui, già prima dell’arrivo del picco, molti ospedali e centri medici sono giunti al punto di collasso, soprattutto per rianimazione e respirazione assistita.

Certo, che dopo oltre 70 giorni di quarantene e isolamento sociale che hanno bloccato le popolazioni in casa e paralizzato l’economia formale e informale, il malessere sta serpeggiando sempre più chiaramente, come dimostrano gli incidenti fra manifestanti e forze dell’ordine avvenuti nelle ultime ore in Cile ed Ecuador.

La situazione nei diversi paesi

Il Brasile ha registrato in un giorno oltre 20’000 contagi, raggiungendo quota 411’821, e più di 1’000 morti, per un totale di 25’598. 

Ecco i numeri dei paesi più toccati: Perù (135’905 contagiati e 3’983 morti). Cile (82’289 e 841). Messico (74’560 e 8’134).Fra gli altri paesi con più di 5’000 contagi, si segnalano Ecuador (38’103 e 3’275), Colombia (24’104 e 803), Repubblica Dominicana (15’723 e 474), Argentina (13’228 e 492), Panama (11’447 e 313), e Bolivia (7’136 e 274).

Il servizio del telegiornale sulla pandemia in America latina:

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