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Kim in Russia cerca l’appoggio di Putin

Un uomo con cappotto nero e cappello parla a dei giornalisti; dietro di lui, militare in uniforme, davanti donne in costume folk
Cerimonia di benvenuto alla stazione di Khasan, nei pressi del confine russo-nordocoreano. Keystone / Alexander Safronov/primorsky Are

Il leader nordcoreano Kim Jong-un è arrivato mercoledì nell'estremo est della Russia, dove giovedì incontrerà il presidente Vladimir Putin. Un'orchestra militare della guardia d'onore ha accolto Kim nella piazza di fronte alla stazione ferroviaria di Vladivostok, dove il dittatore è arrivato sul suo treno blindato.

È il suo primo viaggio in Russia dalla presa del potere a dicembre 2011, dopo la morte del padre Kim Jong-il.

Il ‘supremo leader’, verosimilmente, spingerà per ottenere più cooperazione economica, nonché aiuto per allentare le sanzioni internazionali accumulatesi con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in risposta ai ripetuti test missilistici e nucleari di Pyongyang.

Nel recente confronto con il presidente statunitense Donald Trump, Kim ha rivendicato l’adozione di misure pratiche sul fronte della denuclearizzazione, ma senza ottenere la ricompensa sperata.

Progetti infrastrutturali

La Russia, che è tra i cinque Paesi con seggio permanente al Consiglio di sicurezza Onu, dovrebbe invece puntare al miglioramento delle relazioni economiche e all’estensione della sua influenza nella regione.

Vladimir Putin non ha mai nascosto i piani per la realizzazione di progetti infrastrutturali, tra i quali un gasdotto per poter rifornire direttamente la Corea del Sud, che dovrebbero coinvolgere entrambe le Coree

Attualmente sono irrealizzabili a causa dell’instabilità politica e delle sanzioni.

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Il treno speciale e blindato gialloverde di Kim Jong-un ha attraversato il confine nei pressi della città russa di Khasan, dove ha percorso il ponte sul fiume Tumen attorno alle 10.40 locali (le 3.40 in Svizzera).

Bilaterali e crisi coreana

Avvicinato dall’emittente televisiva statale Rossiya-24, in un’inconsueta intervista a una rete straniera, Kim ha detto di voler discutere “della soluzione per la penisola coreana”, oltre che dei rapporti bilaterali con la Russia.

Alla stazione di Khasan, dalla quale servono ancora alcune ore di viaggio per raggiungere Vladivostok, gli è stata dedicata una cerimonia di benvenuto con la consegna simbolica di pane, sale e un bouquet di fiori.

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