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Ceriani: “Il carico fiscale sui frontalieri aumenterà”

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Il capo dei negoziatori con la Svizzera per conto del MEF ha incontrato a Milano rappresentanti di Regione, Comuni confinanti e lavoratori

“Non è mai semplice andare a dire a un tuo concittadino che il suo carico fiscale aumenterà, ma è anomalo avere una tassazione esclusiva nel Paese dove il salario è prodotto”. Così Vieri Ceriani, capo dei negoziatori con la Svizzera per conto del Ministero italiano dell’Economia e delle Finanze, a margine della seduta in Commissione speciale per i rapporti fra Lombardia e Confederazione elvetica, giovedì a Milano.

Confermato, insomma, quanto trapelato nelle scorse settimane su un accordo bilaterale che, per stessa ammissione del consigliere per le politiche fiscali, aumenterà la tassazione sui frontalieri dell’asse Italia-Svizzera, i quali in circa dieci anni giungeranno a ricevere un trattamento paritario a quello dei loro colleghi confinanti con altri Stati.

“Possiamo ancora dire la nostra durante l’iter parlamentare” si è affrettato a precisare Pietro Vittorio Roncoroni, sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione Italiana Comuni di Frontiera.

Nel dibattito, invece, è emerso tutto lo scetticismo dei sindaci di confine e delle sigle sindacali, per nulla soddisfatti di uno scenario che, pur andando a regime fra il 2018 e il 2019 visti gli iter legislativi, comporterà una maggior fiducia nella politica fiscale dettata da Roma: “Se siamo andati avanti sino a oggi è stato grazie a Berna” ha affermato nel corso del suo intervento il sindaco di Piuro, Omar Iacomella.

Andrea Eusebio/alaNews

Giovedì 4 febbraio 2016 – 19:05

Il carico fiscale sui frontalieri aumenterà: lo ha confermato Vieri Ceriani, capo dei negoziatori con la Svizzera per conto del Ministero italiano dell’economia e delle finanze, intervenuto giovedì pomeriggio a Milano a una seduta della speciale Commissione regionale per i rapporti fra la Lombardia e la Confederazione elvetica.

Il nuovo accordo bilaterale per la tassazione dei redditi da lavoro frontaliero è stato l’argomento principe dell’incontro, cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle province e dei comuni confinanti, le rappresentanze sindacali svizzere e italiane, l’assessore Francesca Brianza.

Presa la parola già nelle prime battute della seduta, Ceriani ha esordito affermando: “L’accordo diverrà pienamente operativo a iter legislativi compiuti sia a Roma sia a Berna, quindi attorno al 2018; confermo che il carico fiscale sui frontalieri aumenterà, arrivando entro dieci anni a pareggiare quello dei frontalieri che lavorano presso tutti gli altri paesi confinanti”.

alaNews/red

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