Cina, terremoti nel sud- e nordovest, 19 morti
È di 19 morti e 247 feriti, di cui 40 in modo grave, il bilancio provvisorio del forte terremoto che martedì ha colpito la provincia cinese sudoccidentale dello Sichuan. I danni sono gravi -si stimano 24 mila alloggi danneggiati- e il numero di dispersi ancora imprecisato. Mercoledì mattina, la terra è tornata a tremare vicino alla città di Yining, nel nordovest del Paese.
Il sisma nello Sichuan, di magnitudo tra 6,3 e 6,5 sulla scala Richter, è stato registrato alle 21:19 (le 15:19 in Svizzera). Sono seguite oltre un centinaio di scosse di assestamento sotto magnitudo 4, che hanno però -riferiscono i media locali- hanno creato difficoltà alle operazioni di soccorso.
L’area più colpita è la contea di Jiuzhaigou, nota per un parco nazionaleLink esterno con cascate e formazioni carsiche visitato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti. Solo martedì, sono stati 34 mila; un centinaio di essi -perlopiù cinesi- sono rimasti bloccati nell’area dopo una frana che ha interrotto le strade, mentre altri 10 mila sono stati evacuati.
Sul posto, sono giunti un pool di 55 tecnici (inviato dalla China Earthquake AdministrationLink esterno), il 90% dei veicoli d’emergenza della contea di Jiuzhaigou e 1'200 soccorritori, intervenuti anche negli hotel disseminati nelle aree rurali.
Regione non isolata, ma alloggi danneggiati
Elettricità, telecomunicazioni e forniture d'acqua risultano ripristinati quasi del tutto. Secondo la valutazione preliminare fatta dall'unità di crisi del ministero degli Affari civili, il terremoto ha distrutto o gravemente danneggiato un totale di 24.000 stanze.
Nel 2008, un sisma di magnitudo 8 fece nella stessa provincia 87 mila morti.
Nuovo sisma nel nord-ovest del Paese
Intanto mercoledì mattina (alle 7:27 locali, l’1 e 27 in Svizzera) una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6,6 è stata registrata in una regione occidentale vicino alla città di Yining, quasi al confine col Kazakistan. Qui i feriti sarebbero soltanto tre.
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