La televisione svizzera per l’Italia

“Si rischia una cultura della cancellazione”

candele accese su asfalto
Secondo il professor Paolo Nori c'è una russofobia sempre più dilagante in Italia e nel mondo © Keystone / Gian Ehrenzeller

Il conflitto ucraino ha portato al boiccottaggio in tutto il mondo culturale (ma non solo) di istituzioni e personalità russe.

Le conseguenze dell’invasione russa in Ucraina toccano pesantemente anche il mondo dello spettacolo e delle arti: in tutto il mondo si assiste a una presa di distanza generale dalle istituzioni russe.

Un esempio che ha fatto molto discutere in questi giorni è stato il licenziamento del direttore d’orchestra Valery Gergiev, scaricato dalla filarmonica di Monaco di Baviera. Anche il Festival di Verbier, in Vallese, dov’era direttore musicale, ne ha chiesto e ottenuto le dimissioni. Il festival di Lucerna, dal canto suo ha deciso di annullare due suoi concerti previsti in agosto: “È il direttore dell’orchestra Mariinsky di San Pietroburgo, un’orchestra di Stato, e quindi è un rappresentante della scena culturale russa. Per noi è una situazione non più sostenibile”, ha dichiarato il direttore del Lucerne Festival Michael Haefliger.

Contenuto esterno

Una decisione seguita anche dalla Scala di Milano, dalla filarmonica di Parigi e dalla Carnegie Hall di New York.

Il boicottaggio culturale, però, non si ferma qui: il Festival di Cannes ha fatto sapere che non accetterà quest’anno delegazioni russe, mentre Netflix ha fermato tutti i suoi progetti di film e serie in Russia.

La pressione è molto forte e gli artisti sono chiamati a prendere posizione. C’è anche chi ha preferito ritirarsi, come i due artisti che dovevano essere protagonisti del padiglione russo alla Biennale di Venezia.

Secondo alcuni osservatori la russofobia dilagante – e la conseguente cultura della cancellazione che si fa sempre più concreta – rischia di mettere a tacere anche le voci del dissenso.

Contenuto esterno

Cancel culture che ha già toccato il professore, scrittore e traduttore Paolo Nori. Doveva tenere un corso su Dostojevskij all’Università Bicocca di Milano che è stato inizialmente annullato, poi posticipato e infine i vertici dell’ateneo milanese hanno voluto ripristinarlo, aggiungendo però al programma anche degli scrittori ucraini. Ma il professore ha deciso di rinunciare. “Mi sembra incomprensibile bloccare un corso – che la Bicocca stessa mi aveva chiesto di fare – per via della situazione internazionale attuale. Qual era la colpa di Dostojevskij? Essere russo? Dostojevskij è un’emanazione di Putin? Anche se è morto nel 1881? Mi sembra assurdo”.

Oggi in Italia è una colpa non solo essere un russo vivente, ma anche essere un russo morto. (Paolo Nori)

Una situazione incomprensibile per il professore, che nel frattempo è stato invitato da altri atenei a presentare il corso che l’università milanese non ha voluto fargli fare. “Io ho l’impressione che ci sia in questi giorni in Occidente e anche in Italia un atteggiamento nei confronti dei russi che faccio fatica a spiegare. Questo sentimento che si sta diffondendo – ossia identificare la nazionalità russa come una colpa – è pericoloso”.

Attualità

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa con il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

Altri sviluppi

Merz: “In Germania nessuno stato di emergenza sull’immigrazione”

Questo contenuto è stato pubblicato al "Stiamo effettuando controlli più intensi alle frontiere. Stiamo effettuando controlli più o meno come durante gli Europei di calcio dell'anno scorso. Continueremo anche a respingere le persone. Ma tutto questo è in linea con il diritto europeo".

Di più Merz: “In Germania nessuno stato di emergenza sull’immigrazione”
I consiglieri federali Guy Parmelin e Karin Keller-Sutter.

Altri sviluppi

Svizzera e USA vogliono accelerare il processo per l’intesa sui dazi

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera e gli Stati Uniti hanno intenzione di accelerare il processo in corso per giungere a un'intesa sui dazi imposti da Washington, ma al momento congelati. Lo ha affermato durante un incontro coi media la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

Di più Svizzera e USA vogliono accelerare il processo per l’intesa sui dazi
banconote da 100 franchi della sesta serie

Altri sviluppi

Vecchie banconote, centinaia di milioni nelle casse di Cantoni e Confederazione

Questo contenuto è stato pubblicato al Il controvalore, pari a quasi un miliardo di franchi, delle banconote della sesta serie non cambiate finirà in buona parte nelle casse della Confederazione, dei Cantoni e del Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura.

Di più Vecchie banconote, centinaia di milioni nelle casse di Cantoni e Confederazione
treni fermi in stazione

Altri sviluppi

Treni diretti fra Svizzera e Londra, firmata una dichiarazione d’intenti

Questo contenuto è stato pubblicato al Dopo aver sottoscritto una sfilza di accordi di carattere soprattutto economico-finanziario, Londra e Berna intendono rafforzare ulteriormente le relazioni stabilendo, a medio termine, un collegamento ferroviario diretto fra i due Paesi.

Di più Treni diretti fra Svizzera e Londra, firmata una dichiarazione d’intenti
mucchio di perline d'oro

Altri sviluppi

Oro prodotto al CERN a partire dal piombo

Questo contenuto è stato pubblicato al I fisici del Cern di Ginevra hanno trasformato il piombo in oro. Le collisioni ravvicinate tra nuclei di piombo nell'acceleratore di particelle generano campi elettromagnetici che trasformano brevemente quelli di piombo in oro, ha annunciato il Cern.

Di più Oro prodotto al CERN a partire dal piombo
Il consigliere federale Beat Jans

Altri sviluppi

Controlli alle frontiere, Beat Jans ha telefonato a Berlino

Questo contenuto è stato pubblicato al Il consigliere federale Beat Jans ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt, il cui Paese - mercoledì - ha inasprito la sua politica migratoria.

Di più Controlli alle frontiere, Beat Jans ha telefonato a Berlino
arcobaleno in cartone con scritta love is love

Altri sviluppi

Sei crimini d’odio a settimana contro la comunità LGBTIQ+ in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al In media in Svizzera si registrano quasi sei crimini d'odio a settimana nei confronti di persone LGBTIQ+: l'anno scorso ci sono stati 309 casi in totale, secondo la Helpline LGBTIQ. Dal 2020, le segnalazioni sono quintuplicate.

Di più Sei crimini d’odio a settimana contro la comunità LGBTIQ+ in Svizzera
montagne

Altri sviluppi

Raiffeisen corregge al ribasso previsioni PIL, pesano dazi e franco

Questo contenuto è stato pubblicato al Sulla scia delle vertenze commerciali globali e del rafforzamento del franco Raiffeisen corregge sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita dell'economia svizzera nel 2025.

Di più Raiffeisen corregge al ribasso previsioni PIL, pesano dazi e franco

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR