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Annullate sanzioni nei confronti di 28 atleti russi

Il tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha sconfessato giovedì il Comitato olimpico internazionale (Cio) con l'annullamento totale delle sanzioni che quest'ultimo aveva inflitto a 28 atleti russi per doping di Stato. Una decisione che alza un polverone a pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi invernali. 

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Tra il 1 novembre e il 22 dicembre 2017, il Cio aveva sanzionato in tutto 43 sportivi russi per aver beneficiato di un sistema di doping istituzionalizzato messo in atto tra il 2011 e il 2015, pratica che avrebbe particolarmente influenzato i Giochi Olimpici del 2014 a Sochi.

Il TAS ha interrogato 39 di questi 43 atleti sospesi a vita dai Giochi olimpici (e i cui risultati sono stati annullati) ed è arrivato alla conclusione che nei confronti di 28 di loro le prove non sono sufficienti per dimostrare che abbiano violato le regole dell’anti-doping.

Un portavoce del Tas ha dichiarato all’agenzia Afp che “in teoria alcuni dei 28 atleti potrebbero pretendere una partecipazione alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, previa autorizzazione del Cio”. 

Una “teoria” che il Comitato olimpico stesso esclude comunicando che “la decisione del Tas non implica che questi sportivi saranno invitati ai Giochi” e tantomeno “che saranno dichiarati innocenti.” 

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Il Cio non nasconde la sua delusione per quanto sancito dal Tas temendo che questo potrebbe avere un “serio impatto sulla lotta al doping in futuro”. 

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