Camion in autostrada, c’è chi cerca di sfuggire ai controlli

Interpellato dal deputato socialista Bruno Storni, il Consiglio federale ha confermato che alcuni camionisti escono dalla A2 poco prima del Centro di controllo dei veicoli pesanti di Giornico, per rientrarvi poco dopo.
Nel 2022, l’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha inaugurato a Giornico, in Canton Ticino, un nuovo Centro di controllo veicoli pesantiCollegamento esterno (CCVP) allo scopo di aumentare le ispezioni sui mezzi pesanti che circolano in autostrada e, di conseguenza, anche la sicurezza nella galleria autostradale del San Gottardo e lungo tutta la rete nazionale.
Già dalle verifiche effettuate nel 2023, ossia nel primo anno di attività del centro, risultava che quasi un terzo dei mezzi pesanti che circolavano in Svizzera non era in regola.
Si trattava di camion troppo grandi, troppo pesanti o che accusavano problemi tecnici. Ma non sono mancati anche problemi legati a tempi di lavoro eccessivi da parte degli autisti, e di riposo insufficienti. A rivelare le lacune è stato un rapportoCollegamento esterno pubblicato dall’USTRA stessa, al quale, l’Iniziativa delle Alpi aveva reagito auspicando controlli più intensi.

Altri sviluppi
In Svizzera circolano troppi camion fuori norma
Intanto, tra coloro che alla guida del proprio camion intendono evitare i controlli, c’è chi ha trovato la maniera di eludere il Centro di veicoli pesanti di Giornico.
Lo stratagemma
A rivelarlo, in un’interpellanza al Consiglio federaleCollegamento esterno, è stato il consigliere nazionale ticinese Bruno Storni, del Partito socialista (PS). Il deputato ha infatti raccolto le segnalazioni di abitanti e autorità locali, che hanno constatato “flussi di veicoli pesanti che utilizzano lo svincolo di Biasca per uscire dalla A2 e, dopo aver attraversato gli abitati di Pollegio e Bodio sulla strada cantonale, rientrano sulla A2 in direzione Nord tramite il nuovo semisvincolo di Giornico e a volte quello di Faido eludendo il passaggio nel CCVP”.
Questo articolo vi interessa? Volete conoscere un po’ meglio la realtà svizzera e avere qualche informazione pratica sulla vita nella Confederazione? Abbonatevi alla nostra newsletter quindicinale.
Un controllo che, per quanto importante per la sicurezza delle strade, sembra quindi essere facilmente aggirabile e, oltretutto, legittimo. Sì perché, non essendoci sulla A2 segnalazioni o divieti specifici all’uscita, la manovra non può per il momento considerarsi vietata.
“Qualche sporadica irregolarità”
Nella sua risposta a Storni, il Consiglio federale afferma che l’USTRA è a conoscenza del fenomeno messo in pratica da alcuni autisti di mezzi pesanti.
Ma si tratta, asserisce ancora il Governo, di “qualche sporadica irregolarità”. In questi casi, “il controllo del mezzo pesante viene poi spesso recuperato al momento del rientro in autostrada”.
L’aggiramento potrebbe essere evitato o ridotto con l’installazione, alla rotonda della strada cantonale di Pasquerio, di un segnale di divieto di circolazione per i mezzi pesanti diretti verso la Leventina, si legge nella risposta all’interpellanza.

Altri sviluppi
La Svizzera contraria agli autotreni da 60 tonnellate
“Trattandosi di una strada cantonale, la competenza spetta però al Cantone [Ticino, ndr.], il quale è già stato informato a tal proposito dall’Ufficio federale delle strade”.
Nelle vicinanze di centri CCPV analoghi, come ad esempio quello di Ripshausen, nel Canton Uri, e quello di San Vittore, nel Canton Grigioni, il transito di veicoli pesanti sulla strada cantonale parallela all’autostrada è infatti già vietato.
Dal Cantone Ticino, per ora, non ci sono stati comunicati o passi avanti riguardo al posizionamento di una segnaletica che vieti ai camion di bypassare i controlli di Giornico finendo sulla strada cantonale.

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.