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Strage durante il capodanno cinese in California

Un uomo di 72 anni ha massacrato dieci persone tra i 50 e i 60 anni in una sala da ballo, si è spostato in un altro locale dove è stato disarmato da clienti e poi è fuggito a bordo di un furgone all'interno del quale si è suicidato dopo che era stato fermato dalla polizia.

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La festa per il Capodanno cinese si è trasformata nel peggiore degli incubi a Monterey Park, città di oltre 60’000 abitanti ad appena una decina di chilometri dal centro di Los Angeles.

L’orrore nella cittadina, dove la maggioranza della popolazione è di origine asiatica, è cominciato poco dopo le 22.00. Le strade, decorate a festa per salutare l’arrivo dell’Anno del coniglio, erano affollate da migliaia di persone.

Un uomo asiatico, Huu Can Tran, ha fatto irruzione nello Star Ballroom Dance Studio armato di un “potente fucile d’assalto”, secondo alcune fonti di polizia anche se non c’è ancora una conferma ufficiale, e ha freddato sulla pista cinque uomini e cinque donne. Altre dieci persone sono state ferite e sono ricoverate in ospedale.

Fuga e suicidio

Circa venti minuti dopo la strage, l’aggressore si è spostato a tre chilometri dal luogo del massacro, ad Alhambra, ed è entrato in un altro locale cinese, il Lai Lai, con un’arma diversa da quella usata a Monterey Park, probabilmente una pistola, ma è stato bloccato e disarmato da coraggiosi clienti, “eroi” come li ha definiti il capo della polizia, prima che succedesse il peggio.

Quindi è fuggito a bordo di un furgone bianco e ha percorso 50 chilometri prima di essere fermato a Torrance dalle squadre speciali. Gli agenti gli hanno chiesto di uscire e poi hanno sentito uno sparo. Dopo circa un’ora hanno frantumato i finestrini del van e hanno trovato il corpo del killer senza vita riverso sul volante.

Movente ignoto

Il suicidio dell’aggressore renderà più complicato per gli inquirenti stabilire il movente della strage. “Tutte le piste sono aperte”, ha dichiarato lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, che ha parlato di “violenza domestica”, ma non ha escluso l’ipotesi del “crimine d’odio” anche se l’origine del killer potrebbe far pensare a un’altra ragione.


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