La televisione svizzera per l’Italia

“In un mondo fuori asse l’amicizia tra Italia e Svizzera è ancora più preziosa”

due uomini
Keystone / Peter Klaunzer

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha incontrato martedì a Berna il ministro degli affari esteri italiano Antonio Tajani. Oltre alle relazioni bilaterali, si è discusso anche della situazione internazionale e in particolare della guerra in Ucraina. Tajani si è detto favorevole all’organizzazione di eventuali colloqui di pace a Ginevra.

Sono parole al miele quelle spese martedì da Antonio Tajani nei confronti della Svizzera. Intervenuto quale ospite d’onore alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori della Svizzera in corso nella capitale elvetica, il ministro degli esteri italiano ha confermato ancora una volta che i tempi in cui Berna e Roma erano ai ferri corti – celebri una quindicina di anni fa gli attacchi dell’allora ministro dell’economia Giulio Tremonti, in particolare contro il segreto bancario – appartengono ormai al passato.

“Essere qui è per me un modo per sottolineare l’eccellenza dei rapporti politici ed economici tra il Governo italiano e la Svizzera e noi vogliamo avere relazioni sempre più strette ed amichevoli”, ha affermato Tajani. “In un mondo fuori asse, la nostra forte amicizia è ancora più preziosa. Il nostro confine non ci deve dividere, ma ci deve unire”, ha sottolineato.

L’Italia – gli ha fatto eco il suo omologo svizzero Ignazio Cassis – è stata percepita per diversi anni come “un vicino distante e spesso problematico” a nord delle Alpi. Quando Cassis sedeva ancora in Consiglio nazionale come ‘semplice’ deputato, le vertenze tra Roma e Berna erano numerose, tanto che aveva presentato una mozioneCollegamento esterno che chiedeva al Governo di elaborare una strategia per appianare i conflitti. “Negli ultimi anni, però, abbiamo voltato pagina. Abbiamo svuotato i cassetti delle questioni pendenti”, ha sottolineato il consigliere federale ticinese.

“Questi risultati – ha proseguito Cassis – non si comprendono senza il fattore culturale”. Per quasi vent’anni, il Consiglio federale non ha avuto un rappresentante italofono. Prima di Cassis, entrato in funzione il primo novembre 2017, l’ultimo consigliere federale della Svizzera italiana fu Flavio Cotti, dimessosi nel 1999. “Il fatto che oggi l’italianità sia parte integrante anche del Governo rafforza lo sguardo verso sud, verso quel Mediterraneo che continua a modellare la storia”.

Una Conferenza dell’italofonia

Questo rinnovato dialogo tra la Svizzera e l’Italia si manifesta in una serie di ambiti. Ad esempio, in vista dei Giochi olimpici di Milano e Cortina d’Ampezzo dell’anno prossimo, “abbiamo avuto molti incontri con gli attori politici ed economici delle regioni interessate dei due Paesi”, ha indicato Cassis.

I due ministri hanno messo in risalto anche la prima Conferenza dell’italofonia, in programma a Roma il 19 novembre.

illustrazione che raffigura Dante e una cartina della Svizzera

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Italiano, una lingua svizzera

“Come parlate bene l’italiano!”. Un’affermazione che gli svizzeri si sentono spesso ripetere quando viaggiano all’estero, soprattutto in Italia.

Di più Italiano, una lingua svizzera

Per Cassis, che sarà uno dei protagonisti di questo incontro, è un sogno che si avvera: “Mi sono sempre chiesto perché l’italofonia non sia mai riuscita ad avere una sua organizzazione, come avviene per la francofonia. Questa iniziativa è un po’ come un coniglio che esce dal cappello”.

L’obiettivo di questa giornata – ha precisato Tajani – è di “fare dell’italiano uno strumento di dialogo e di pace”. La lingua di Dante non è solo l’idioma ufficiale di Italia, Svizzera, Vaticano e San Marino, ma è diffusa anche in Croazia, Slovenia e in molti Paesi del Sudamerica, dove vivono importanti comunità italiane, ha rilevato il ministro degli esteri.

Svizzera prioritaria per l’export italiano

Le ottime relazioni tra Berna e Roma sono attestate anche dagli interscambi economici. Le esportazioni italiane hanno fatto registrare un piccolo boom nel primo semestre dell’anno e la volontà delle autorità di Roma è di rafforzare ulteriormente questo legame.

Altri sviluppi
pacchi di pasta

Altri sviluppi

Relazioni italo-svizzere

Boom dell’export italiano verso la Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Nei primi sei mesi del 2025, le esportazioni italiane verso la Confederazione sono cresciute di oltre il 13%.

Di più Boom dell’export italiano verso la Svizzera

“L’anno scorso il nostro interscambio è stato di 46 miliardi di euro, cresciuto nei primi sei mesi di quest’anno di oltre l’8%. Sono numeri che confermano la bontà della mia decisione di inserire la Svizzera tra i Paesi prioritari del piano per l’export nei Paesi extra UE ad alto potenziale che ho lanciato nel mese di marzo”, ha sottolineato Tajani.

uomo con opuscolo in mano
La Svizzera è uno dei Paesi più importanti per il settore dell’export italiano e lo stesso vale per l’economia elvetica. Keystone-SDA

La conferenza di Berna è stata anche l’occasione per il Ministero degli esteri italiano di presentare un opuscolo appena pubblicato, intitolato Guida agli affari in Svizzera, che si rivolge agli imprenditori della Penisola che intendono investire nella Confederazione. Tajani ha inoltre annunciato che prossimamente sarà organizzato un incontro a Zurigo con imprenditori elvetici che vogliono fare lo stesso in Italia.

Sì a Ginevra come sede di colloqui tra Mosca e Kiev

Oltre alle relazioni bilaterali, il dialogo tra Cassis e Tajani è stato incentrato anche e soprattutto sulla situazione internazionale, in particolare visti gli ultimi sviluppi per un eventuale vertice tra Russia e Ucraina.

Il ministro degli esteri italiano ha appoggiato la proposta fatta qualche ora prima dal presidente francese Emmanuel Macron, ossia che sia Ginevra ad ospitare l’incontro – se ci sarà – tra Putin e Zelensky.

“Roma anche sarebbe stata una sede ideale, voluta da americani, ucraini e anche dagli altri, ma c’è il problema della Corte penale internazionale (CPI), quindi sarebbe stato più complicato. Credo che la sede di Ginevra possa essere la sede migliore, l’Italia è favorevole”, ha affermato Tajani.

Ignazio Cassis ha dal canto suo sottolineato che la Svizzera “è prontissima” ad accogliere un eventuale incontro tra il presidente ucraino e quello russo. Il mandato d’arresto internazionale spiccato dalla CPI non rappresenta un problema. “L’anno scorso il Consiglio federale ha chiarito la situazione giuridica e definito le procedure per “concedere l’immunità a una persona sottoposta a mandato di arresto internazionale, se quella persona si presenta in Svizzera per una conferenza di pace e non per motivi privati”. Il ministro degli esteri elvetico ha poi ricordato che recentemente la presidente del Consiglio della Federazione, la Camera alta del Parlamento russo, Valentina Matvienko ha potuto partecipare a una conferenza a Ginevra, seppur colpita anche lei da un mandato d’arresto.

Il servizio del TG 20.00 della RSI del 19 agosto 2025:

Contenuto esterno

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR