Corto Maltese è più vivo che mai, anche a 30 anni dalla morte di Hugo Pratt

Il 20 agosto 1995, il mondo del fumetto perdeva uno dei suoi più grandi nomi, Hugo Pratt, morto di cancro a Pully, nel canton Vaud. Trent’anni dopo, l’eredità di quest’artista italiano è più attuale che mai. Il suo eroe emblematico, l’avventuriero Corto Maltese, continua a navigare attraverso esposizioni, raccolte e un nuovo premio.
Patrizia Zanotti, ex colorista di Pratt, gestisce la società Cong (Comics Organization News Gold), fondata dall’autore nel 1983 per promuovere la sua produzione artistica. “Per questo anniversario, abbiamo deciso di mettere in risalto gli specialisti che lavorano attorno all’opera di Hugo Pratt”, spiega all’agenzia stampa svizzera Keystone-ATS.
Con questo spirito, esperte ed esperti dell’artista si sono riuniti a metà agosto in un simposio a Villars-sur-Ollon. Tra loro figuravano: il biografo Dominique Petitfaux, lo storico Michel Pierre, il regista Thierry Thomas, il romanziere e collaboratore di Pratt Marco Steiner, la sua gallerista milanese Cristina Taverna, il critico Francesco Boille, l’editore Simon Casterman e il giornalista Fabrizio Paladini.
La biblioteca a Villars

Dalla sua riapertura nel 2022, il Villars Palace ospita la biblioteca personale dell’artista. “Amico dell’editore Rolf Kesselring, Hugo Pratt aveva trovato quasi per caso una casa a Grandvaux”, racconta Zanotti. “Lì aveva raccolto il materiale utile alle sue ricerche, ovvero circa 17’500 volumi provenienti dalle sue case di Milano, Venezia e Parigi”.
Questa documentazione era stata prestata nel 2005 al Festival internazionale del fumetto di Sierre (nel canton Vallese), prima di essere dispersa, a seguito del fallimento del festival, in qualche deposito della regione losannese. “Siamo riusciti a recuperare questi volumi e a trovare loro una nuova sede, anche se non è stato facile”, si rallegra Zanotti.
Non solo un luogo di passaggio
“Oggi, al Villars Palace, la biblioteca è stata riorganizzata e ogni libro è stato catalogato. Questo patrimonio è accessibile su richiesta a ricercatori e appassionati. L’hotel ospita anche una mostra permanente di riproduzioni di Pratt”, osserva la curatrice.
“La Svizzera non era solo un luogo di passaggio per l’artista”, sottolinea. Pratt volle che il suo eroe vi vivesse un’esperienza intensa, nell’album Gli Elvetici. “L’avventura si trova ovunque”, diceva.
Il legame con Grandvaux resta forte: Hugo Pratt riposa infatti proprio in questo cimitero, ricorda Zanotti. Dal 2007, una statua di Corto Maltese domina il Lemano.
Ed è proprio sul Lago Lemano che è stata realizzata quest’intervista della Radiotelevisione della Svizzera italiana, risalente al 1986:
Nuove avventure…
L’universo di Corto Maltese continua a rinnovarsi grazie a iniziative inedite. Una raccolta, la terza della nuova serie, è attesa per questo autunno, firmata dal duo francese Bastien Vivès e Martin Quenehen. Il giorno prima – questo è il titolo – porterà nuovamente Corto nel Pacifico, ma nel 2024, rendendo l’avventuriero un personaggio più ecologista e meno esoterico, racconta la direttrice di Cong.
Patrizia Zanotti assicura che “il pubblico ha accolto molto bene i nuovi Corto” e che questi fumetti “attraggono nuovi lettori, molto più giovani”, che poi riscoprono anche le opere originali. “I puristi esistono ancora, ma anche loro stanno cominciano ad apprezzare le nuove storie”, confida.
>>> Per approfondire, leggi il nostro servizio su “La Svizzera vista con gli occhi di Corto Maltese”:

Altri sviluppi
La Svizzera vista con gli occhi di Corto Maltese
Inoltre, la società Cong ha creato l’Hugo Pratt Comics Award, che verrà attribuito il 25 ottobre a Senigallia. Questo premio ricompenserà gli studenti delle scuole di fumetto provenienti da sei Paesi europei. “Le opere dei finalisti saranno pubblicate in una raccolta che sarà distribuita nelle librerie italiane, offrendo così grande visibilità ai giovani talenti”.
… e nuove mostre
Infine, questo anniversario è segnato da tre esposizioni che rendono omaggio al maestro. Le strade dell’immaginazione: Hugo Pratt torna a Siena esplora l’intera sua opera nella città toscana fino al 2 novembre. Mentre, fino al 9 novembre, Corto Maltese, un mondo in avventure è visibile alla Salina reale di Arc-et-Senans, in Francia. Una terza mostra omaggio si è già tenuta a marzo al Salone del libro di Ginevra.
Inoltre, è in fase di finalizzazione un terzo film del regista Stefano Knüchel, dedicato agli anni veneziani e svizzeri di Pratt. Dovrebbe essere pronto per il 2026.
>>> Un approfondimento a 50 anni dall’uscita di “Una ballata del mare salato”:

Altri sviluppi
Una ballata del lago Lemano
Il triennio prattiano
La data del 20 agosto 2025 segna l’inizio del “triennio prattiano”, che si concluderà il 15 giugno 2027, giorno del centenario della sua nascita. Durante questo periodo, sono previste esposizioni in diversi Paesi europei, seminari di studio, pubblicazioni, documentari e persino una serie televisiva su Corto Maltese.
Nato a Rimini, Hugo Pratt ha trascorso l’infanzia in Etiopia e ha vissuto 14 anni in Argentina. Studente della “Royal Academy of Water-Colour” a Londra, collaboratore del Daily Mirror, non ha mai smesso di viaggiare, portandosi dietro montagne di schizzi e bozzetti da cui ha tratto storie o semplicemente opere da esporre.
Hugo Pratt ha pubblicato il suo primo fumetto nel 1945 (L’asso di picche). Ma è il suo eroe Corto Maltese, creato nel 1967 in La ballata del mare salato, a renderlo celebre. “L’eroe più letterario del fumetto non invecchia; l’opera di Pratt continua ad attirare un’attenzione mediatica incredibile”, testimonia Zanotti.

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.