Dati sensibili in mano a Xplain erano finiti sul Darknet.
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L'impresa bernese Xplain, finita al centro delle cronache perché vittima di un cyberattacco di cui è stata vittima anche la Confederazione, è passata in mani tedesche.
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Keystone-ATS
Aveva fatto parecchio parlare di sé perché vittima nel 2023 di un attacco cibernetico che aveva pesantemente interessato di sponda anche la Confederazione e altri attori. Ora l’impresa informatica bernese Xplain passa in mani tedesche: sarà rilevata da Chapters Group, una società d’investimento con sede ad Amburgo.
I progetti continueranno come prima, ha indicato l’impresa con sede a Interlaken (canton Berna) specializzata nel software governativo che – insieme alla controllata spagnola Xplain Ibérica – impiega 60 dipendenti.
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La società era stata confrontata con un tentativo di estorsione: non avendo pagato si era vista pubblicare sul darknet grandi quantità di dati, anche sensibili. Fra questi vi erano pure informazioni di varie unità dell’amministrazione federale, clienti della ditta. La cosa aveva provocato una bufera a Berna.
Anche la comunicazione odierna è destinata a far discutere. L’impresa sviluppa programmi informatici che vengono usati nella sicurezza interna non solo dalla Confederazione, ma anche da Cantoni e privati: il fatto che venga rilevata da un gruppo tedesco – pur attraverso un’entità elvetica – solleva delle domande, scrive giovedì l’Aargauer Zeitung.
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