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Zelensky al WEF: “L’Europa si dia una mossa se vuole contare”

zelensky al wef
Keystone-SDA

Martedì ospite al WEF, il presidente ucraino Volodymir Zelensky si è detto preoccupato, come molti altri, del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: ascolterà l'Europa o negozierà solo con Russia e Cina, si è chiesto.

“Ora non è nemmeno certo se l’Europa avrà un posto al tavolo quando finirà la guerra in Ucraina. Trump ascolterà l’Europa o negozierà con la Russia e la Cina senza l’UE? L’Europa deve fare di più perché sia ascoltata nel mondo.” Lo ha detto Volodymyr Zelensky al WEF.

“L’Europa deve avere un posto al tavolo dei negoziati. E non solo sull’Ucraina. L’Europa si merita di meglio che non fare da spettatore”, ha affermato Zelensky nel suo intervento al Forum economico mondiale (WEF) di Davos.

“I soldati nordcoreani sono più vicini a Davos che non a Pyongyang”, ha ricordato il presidente ucraino di fronte alla platea sollecitando l’Europa a consolidarsi come “global player forte”, uno sviluppo “indispensabile, dal momento che non c’è un Oceano a separare i paesi europei dalla Russia”.

“La maggior parte del mondo sta pensando: cosa succederà alle relazioni con l’America? Cosa succederà alle alleanze, al sostegno, al commercio? Come pensa il presidente Trump di porre fine alle guerre? Ma nessuno si pone questo tipo di domande sull’Europa, e dobbiamo essere onesti al riguardo”, ha detto Zelensky.

“Quando in Europa guardiamo agli Stati Uniti come nostro alleato, è chiaro che sono un alleato indispensabile in tempo di guerra – ha aggiunto -. Tutti si preoccupano se gli Stati Uniti saranno al loro fianco. Ma qualcuno negli Stati Uniti si preoccupa che l’Europa possa un giorno abbandonarli, che possa smettere di essere un loro alleato? La risposta è no. Washington non crede che l’Europa possa portare loro qualcosa di veramente sostanziale.”

“Il presidente Trump si accorgerà dell’Europa? Ritiene che la NATO sia necessaria e rispetterà le istituzioni dell’UE? Signore e signori, l’Europa non può permettersi di essere al secondo o al terzo posto per i suoi alleati. Se ciò accadesse, il mondo comincerebbe ad andare avanti senza l’Europa. E questo è un mondo che non sarà comodo o vantaggioso per gli europei. L’Europa deve competere per il primo posto nelle priorità, nelle alleanze e nello sviluppo tecnologico”, ha avvertito Zelensky.

Europei producano armi insieme

Per questo “l’Europa deve imparare a difendersi da sola”, ha sostenuto il leader ucraino. Egli ha quindi proposto all’Europa di produrre insieme sistemi di difesa, dal momento che le imprese ucraine già sono in grado di costruire droni, “alcuni dei quali nessun altro paese al mondo ha”, artiglieria “che già Kiev produce in modo più veloce ed economico che altrove nel mondo”.

Nel suo intervento Zelensky ha sollecitato i partner europei anche a “costruire insieme i nostri sistemi di difesa aerea, da missili da crociera e balistici. La nostra versione di Iron Dome (il sistema israeliano, ndr). L’Europa ha bisogno della sua versione dell’Iron Dome”.

“Abbiamo bisogno di una politica di difesa comune e tutti i paesi europei devono spendere di più in difesa. Che questo significa il 5% del PIL (come ha chiesto da Trump, ndr), che 5% del PIL sia”, ha ancora affermato il presidente ucraino.

Questi ha anche dichiarato che “l’Ucraina sostiene la nuova Siria”, invitando l’Europa a “unirsi” ai progetti di cooperazione già lanciati “per porre fine alle preoccupazioni che arrivano da questa direzione”, vale a dire l’Iran che, con la Corea del Nord, ha stretto accordi con la Russia “diretti contro di noi, in Europa”. Ministri ucraini sono stati a Damasco, Kiev ha inviato aiuti alimentari e si è impegnata a costruire impianti per la produzione di cibo, ha precisato Zelensky.

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