Zelensky al WEF: “L’Europa si dia una mossa se vuole contare”
Keystone-SDA
Martedì ospite al WEF, il presidente ucraino Volodymir Zelensky si è detto preoccupato, come molti altri, del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: ascolterà l'Europa o negozierà solo con Russia e Cina, si è chiesto.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
“Ora non è nemmeno certo se l’Europa avrà un posto al tavolo quando finirà la guerra in Ucraina. Trump ascolterà l’Europa o negozierà con la Russia e la Cina senza l’UE? L’Europa deve fare di più perché sia ascoltata nel mondo.” Lo ha detto Volodymyr Zelensky al WEF.
“L’Europa deve avere un posto al tavolo dei negoziati. E non solo sull’Ucraina. L’Europa si merita di meglio che non fare da spettatore”, ha affermato Zelensky nel suo intervento al Forum economico mondiale (WEF) di Davos.
“I soldati nordcoreani sono più vicini a Davos che non a Pyongyang”, ha ricordato il presidente ucraino di fronte alla platea sollecitando l’Europa a consolidarsi come “global player forte”, uno sviluppo “indispensabile, dal momento che non c’è un Oceano a separare i paesi europei dalla Russia”.
“La maggior parte del mondo sta pensando: cosa succederà alle relazioni con l’America? Cosa succederà alle alleanze, al sostegno, al commercio? Come pensa il presidente Trump di porre fine alle guerre? Ma nessuno si pone questo tipo di domande sull’Europa, e dobbiamo essere onesti al riguardo”, ha detto Zelensky.
“Quando in Europa guardiamo agli Stati Uniti come nostro alleato, è chiaro che sono un alleato indispensabile in tempo di guerra – ha aggiunto -. Tutti si preoccupano se gli Stati Uniti saranno al loro fianco. Ma qualcuno negli Stati Uniti si preoccupa che l’Europa possa un giorno abbandonarli, che possa smettere di essere un loro alleato? La risposta è no. Washington non crede che l’Europa possa portare loro qualcosa di veramente sostanziale.”
“Il presidente Trump si accorgerà dell’Europa? Ritiene che la NATO sia necessaria e rispetterà le istituzioni dell’UE? Signore e signori, l’Europa non può permettersi di essere al secondo o al terzo posto per i suoi alleati. Se ciò accadesse, il mondo comincerebbe ad andare avanti senza l’Europa. E questo è un mondo che non sarà comodo o vantaggioso per gli europei. L’Europa deve competere per il primo posto nelle priorità, nelle alleanze e nello sviluppo tecnologico”, ha avvertito Zelensky.
Europei producano armi insieme
Per questo “l’Europa deve imparare a difendersi da sola”, ha sostenuto il leader ucraino. Egli ha quindi proposto all’Europa di produrre insieme sistemi di difesa, dal momento che le imprese ucraine già sono in grado di costruire droni, “alcuni dei quali nessun altro paese al mondo ha”, artiglieria “che già Kiev produce in modo più veloce ed economico che altrove nel mondo”.
Nel suo intervento Zelensky ha sollecitato i partner europei anche a “costruire insieme i nostri sistemi di difesa aerea, da missili da crociera e balistici. La nostra versione di Iron Dome (il sistema israeliano, ndr). L’Europa ha bisogno della sua versione dell’Iron Dome”.
“Abbiamo bisogno di una politica di difesa comune e tutti i paesi europei devono spendere di più in difesa. Che questo significa il 5% del PIL (come ha chiesto da Trump, ndr), che 5% del PIL sia”, ha ancora affermato il presidente ucraino.
Questi ha anche dichiarato che “l’Ucraina sostiene la nuova Siria”, invitando l’Europa a “unirsi” ai progetti di cooperazione già lanciati “per porre fine alle preoccupazioni che arrivano da questa direzione”, vale a dire l’Iran che, con la Corea del Nord, ha stretto accordi con la Russia “diretti contro di noi, in Europa”. Ministri ucraini sono stati a Damasco, Kiev ha inviato aiuti alimentari e si è impegnata a costruire impianti per la produzione di cibo, ha precisato Zelensky.
Kiev: “La Svizzera è disponibile a ospitare futuri incontri per la pace”
Questo contenuto è stato pubblicato al
“La Svizzera ha confermato di essere pronta a ospitare futuri incontri volti a trovare una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina”. Così ha scritto venerdì su Telegram Andriy Yermak, capo dell'ufficio presidenziale ucraino, riporta l'agenzia italiana Ansa.
“No” del Tribunale federale all’indennizzo degli azionisti di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale federale respinge il ricorso contro la Confederazione presentato da una coppia che aveva acquistato 38'000 azioni del Credit Suisse tra il 10 e il 15 marzo 2023.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Harvard fa causa all'amministrazione Trump per il blocco delle iscrizioni degli studenti stranieri. Nell'azione legale l'ateneo spiega che la decisione dell'amministrazione viola il primo emendamento.
Differenze importanti fra cantoni e regioni nell’apprendimento delle lingue
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non tutte le allieve e gli allievi svizzeri raggiungono le competenze di base di comprensione scritta nella lingua di scolarizzazione: la media nazionale è dell'82%, con quote cantonali che variano tra il 69% e l'87%.
Nel 2024 in Svizzera si è lavorato otto minuti in meno per settimana
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 gli svizzeri hanno lavorato in media 40 ore e 4 minuti per settimana, cioè otto minuti in meno che l'anno prima. Nello spazio di cinque anni la flessione è stata di 50 minuti, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'area della frana di Blatten, nella Lötschental in Vallese, stasera è crollata un'altra parte dell'area gravemente instabile sul Kleines Nesthorn. Due terzi del materiale instabile si sono ormai staccati.
Philippe Lazzarini si rammarica che la Svizzera non faccia di più per Gaza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Commissario generale Unrwa Philippe Lazzarini ritiene "deplorevole" che la Confederazione "non si metta in prima linea" per chiedere l'immediata ripresa degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come il suo predecessore, anche il nuovo presidente dalla Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), Christophe Darbellay, si è espresso a favore del divieto dei telefoni cellulari nelle scuole.
Obiettivi climatici, alla Svizzera servono molti più impianti solari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per raggiungere i suoi obiettivi climatici, la Svizzera ha bisogno nettamente più energia da vento e sole. È la conclusione a cui giunge un nuovo rapporto di un consorzio di ricerca elvetico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Giornata nazionale sui problemi legati all'alcool, che si tiene oggi, mira a sensibilizzare le persone sulle conseguenze negative della stigmatizzazione sociale per chi ha un consumo problematico di bevande alcooliche.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
WEF 2025: forum al via nella giornata di Trump, premio a Beckham
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 55esimo Forum economico mondiale (WEF) di Davos prende il via oggi nella rinomata località grigionese: la kermesse si svolge in un contesto geopolitico difficile e coincide con l'insediamento del nuovo presidente statunitense Donald Trump.
WEF 2025: sfruttare la rivoluzione dell’IA per superare il protezionismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Forum Economico Mondiale di Davos, che si apre lunedì, cercherà di promuovere la collaborazione piuttosto che il protezionismo, promettendo una rivoluzione dell'intelligenza artificiale a vantaggio di tutti e tutte.
WEF, prospettive buie per il pianeta secondo gli esperti
Questo contenuto è stato pubblicato al
C'è pessimismo sul futuro immediato del mondo, con tutta una serie di pericoli che incombono sul pianeta, primo fra tutti il grande ritorno dei conflitti armati fra le nazioni.
WEF 2025, Trump non parteciperà (di persona), mentre Zelensky sarà a Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (GR) tramite videoconferenza. L'intervento del repubblicano è previsto per giovedì 23 gennaio, ha annunciato oggi il presidente del WEF Børge Brende.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della Confederazione Alain Berset ha stilato il suo bilancio della settimana di lavori al Forum economico mondiale di Davos.
Al WEF un ricco menù di impegni per il Consiglio federale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come ogni anno, il Forum economico mondiale (WEF) di Davos darà l'occasione al Consiglio federale per allacciare contatti e tenere incontri bilaterali (40 in agenda). Quest'anno ben sei "ministri" si recheranno la settimana prossima nella località alpina.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.