Un’operazione antimafia internazionale tocca anche la Svizzera

Un'operazione coordinata tra Italia e Brasile ha portato all'arresto di un imprenditore palermitano legato a Cosa Nostra e al sequestro di diversi milioni di euro.
Un’operazione della Guardia di finanza italiana in collaborazione con la Polizia federale brasiliana ha portato all’arresto, in Brasile, di un imprenditore palermitano cui sono state sequestrate disponibilità finanziarie per un valore di 50 milioni di euro e beni immobiliari e non riconducibili a 17 persone, ora sotto indagine e 12 società del settore immobiliare, edile e della ristorazione.
Una ventina di abitazioni e società sono state perquisite, stando a quanto scrive laregione.ch, che riporta la notizia, in Italia, Brasile e Svizzera. Associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, aggravati dalla finalità di aver agevolato importanti famiglie mafiose: queste le ipotesi di reato nei confronti dell’imprenditore e delle altre persone coinvolte.
L’operazione è stata lanciata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che ha voluto cercare le connessioni tra esponenti di Cosa Nostra palermitana e società in Italia e all’estero (Brasile, Svizzera, Hong Kong e Singapore).
Il Brasile è stato il centro degli interessi delle indagini, poiché in questo Paese sudamericano è stata svolta la maggioranza degli affari, nel settore della ristorazione, ma sopratutto l’avvio di un piano di lottizzazione di ampie aree edificabili a ridosso della costa nordorientale brasiliana. Le Fiamme gialle stimano che il valore patrimoniale complessivo di tutte le società coinvolte.

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