Tox Info, raccolte 100’000 firme per salvare il servizio
Un momento della consegna delle sottoscrizioni.
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Un’azione simbolica ha accompagnato la consegna di 100'000 firme al Dipartimento federale dell'Interno per chiedere un finanziamento transitorio a favore di Tox Info Suisse, il centro d’informazione tossicologica che rischia la chiusura se non riceverà presto un sostegno concreto.
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100’000 firme sono state consegnate mercoledì a mezzogiorno alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider per chiedere il salvataggio finanziario del Centro svizzero d’informazione tossicologica Tox Info Suisse.
Le sottoscrizioni, che chiedono un finanziamento transitorio di 1,1 milioni di franchi per il 2026, sono state consegnate alla responsabile del Dipartimento federale dell’interno (DFI) dai promotori davanti alla Cancelleria federale dove sono giunti a bordo di un’ambulanza, dalla quale è stata estratta una barella sulla quale giaceva un’enorme cornetta telefonica rossa (a simboleggiare il servizio), per sottolineare l’urgenza di un intervento di salvataggio.
Tox Info, raggiungibile 24 ore su 24 al numero d’emergenza 145, riceve ogni anno circa 40’000 telefonate, soprattutto a causa dell’ingerimento di prodotti chimici e medicamenti, riporta la fondazione in un comunicato diffuso mercoledì.
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A supportare la richiesta di sicurezza finanziaria del centro d’informazione tossicologica ci sono anche politici e rappresentanti della società civile.
Nella seduta dello scorso 3 settembre il Consiglio federale si è impegnato ad assicurare il finanziamento della fondazione ma non con fondi federali, bensì tramite finanziamenti privati. Soltanto nel caso in cui questi non dovessero arrivare su base volontaria, verrebbe poi elaborata una legge in proposito. Tox Info, per voce del suo presidente Josef Widler, sostiene però di non potersi permettere di attendere il completamento del processo politico, in quanto fallirebbe prima.
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