In caso di penuria alimentare i terreni agricoli in Svizzera sono sufficienti per garantire l’approvvigionamento.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Secondo la prima statistica della Confederazione sui terreni che potenzialmente possono diventare agricoli in caso di bisogno,in Svizzera sono garantiti 445’680 ettari, ovvero l’1,6% in più di quanto previsto dal cosiddetto Piano settoriale. Lo comunica oggi l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Secondo tale piano, la Svizzera è l’unico paese a garantire questo tipo di superfici.
L’estensione minima dei terreni definita nel piano settoriale si basa su un fabbisogno calorico di 2’340 kcal per persona al giorno.In caso di grave penuria, esso deve poter essere soddisfatto con quattro colture principali: patate, cereali, colza e barbabietole da zucchero.
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Attualmente le superfici garantite corrispondono a poco meno del 31% della superficie agricola totale e all’11% circa della superficie della Svizzera, ossia 506 metri quadrati a persona (pari a circa un quarto di Piazza federale). Un risultato reso possibile grazie al contributo di tutti i Cantoni e del 90% dei Comuni viene sottolineato. Secondo il piano settoriale, la Svizzera è l’unico paese a garantire questo tipo di superfici.
“Garantite”, ricorda l’ARE, significa che tali terreni possono ma non devono imperativamente essere utilizzati per la coltivazione. Devono però essere rapidamente disponibili a tale scopo e assicurare una resa nel giro di un anno e quindi non possono essere edificati o impermeabilizzati.
Queste superfici agricole oggi sono però sotto pressione dal crescente fabbisogno della società in termini di spazio abitativo e ricreativo
Circa la metà di questi terreni si trova in aree periurbane, circa un terzo in comuni rurali e il resto in aree urbane. Oltre l’80% delle superfici è concentrato in otto cantoni: Berna e Vaud in primis, seguiti da Zurigo, Argovia, Friburgo, Turgovia, Lucerna e Soletta.
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