Teorie sataniche in una clinica turgoviese, nuova perizia conferma gli indizi
In una clinica psichiatrica del Canton Turgovia, teorie complottiste e sataniche hanno svolto un ruolo nella cura di decine di pazienti. È la conclusione a cui giunge una perizia i cui contenuti sono stati resi pubblici venerdì.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
“La perizia ha rivelato gravi indizi di teorie complottiste in 43 delle 422 cartelle mediche esaminate nel servizio di psicotraumatologia e suggerimenti d’indizi in altre 188”, ha indicato venerdì l’Ufficio della sanità del Canton Turgovia.
La perizia esterna era stata richiesta dalla stessa clinica. Sono state esaminate le cartelle mediche di pazienti affetti da disturbi dissociativi dell’identità, hanno precisato le autorità cantonali.
Alla fine del 2021, alcuni media avevano riportato che teorie complottiste e sataniche avrebbero svolto un ruolo nella cura dei pazienti. Nella primavera del 2022, il Canton Turgovia aveva aperto un’inchiesta amministrativa.
Autorizzazione ritirata
Basandosi sul rapporto d’indagine, il Cantone ha ordinato misure di sorveglianza. A un medico è stata ritirata l’autorizzazione di esercitare la professione, hanno sottolineato le autorità turgoviesi. Sono state inoltrate anche denunce penali.
Il rapporto precisava in particolare che uno dei medici ha mostrato “interesse particolare per il tema della violenza rituale, fino ad arrivare a una fascinazione per la violenza rituale satanista e il controllo della mente”. Il soggetto ha influenzato il modo di lavorare nei due reparti di psicotraumatologia, organizzando fra l’altro formazioni sull’argomento.
A luglio il Cantone ha verificato lo stato dell’attuazione delle misure raccomandate. Ha osservato che la clinica sta cercando di trarre le necessarie conclusioni dai malfunzionamenti segnalati, ma è ancora troppo presto per valutare l’efficacia delle misure adottate.
Controlli continueranno
L’Ufficio della sanità continua ad accompagnare le misure di vigilanza prese dalla clinica. Un nuovo rapporto verrà pubblicato dopo un’ispezione durante il secondo semestre del 2024 o del 2025.
“Nel corso degli ultimi mesi, abbiamo compiuto grandi sforzi per affrontare gli eventi e trarre le conseguenze”, scrive la clinica in una nota odierna. Grazie ad un nuovo concetto terapeutico, a partire da gennaio 2024, sarà nuovamente possibile curare pazienti che soffrono di un disturbo dissociativo dell’identità nei due reparti di terapia traumatologica.
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