Un gennaio particolarmente mite (ma non ovunque).
Keystone / Marcel Gillieron
Quello appena trascorso è stato un mese particolarmente mite. Con una temperatura superiore alla media pluriennale di 1,2 °C, Lugano ha registrato il nono mese di gennaio più caldo da quando sono iniziate le misurazioni nel 1864, scrive l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera).
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Keystone-ATS
Gennaio in Svizzera è stato mediamente 2,7 °C più caldo rispetto al periodo di riferimento preindustriale, che spazia dal 1871 al 1900, indica MeteoSvizzera. La temperatura media nazionale per il primo mese del 2025 si attesta a -0,8 °C (misurazione fino a ieri).
Con una temperatura media superiore alla media pluriennale di 1,9, Ginevra ha registrato il settimo mese di gennaio più caldo di sempre, precisa oggi l’Ufficio federale nel suo bollettino. Ma le condizioni estremamente miti per questo periodo dell’anno hanno portato a registrare una delle cinque temperature massime giornaliere più alte dall’inizio delle misurazioni in 19 stazioni di rilevamento, soprattutto nelle regioni a nord delle Alpi. Nuovi primati sono stati stabiliti a Ginevra con 18,1 °C, ma anche nelle località vodesi di Nyon (17,7 °C), Pully (15,6 °C) e Payerne (15,7 °C), e nella Svizzera orientale, per esempio a Glarona (17,6 °C) e a San Gallo (16,2 °C).
I primi dieci giorni del 2025 sono stati caratterizzati dalla variabilità meteorologica e, dal 5 al 10 gennaio, da un clima persistentemente molto mite sul versante nord delle Alpi, nel Vallese e nei Grigioni. In queste regioni la temperatura media giornaliera è risultata da 4 a 7 °C superiore alla norma. Adelboden (BE) ha registrato la terza temperatura media giornaliera più elevata con 10,3 °C, Vaduz (FL) la quinta con 14,4 °C.
Dall’11 al 18 gennaio un prolungato periodo di alta pressione ha determinato un soleggiamento abbondante nelle zone montane e sul versante meridionale delle Alpi. Anche i due giorni successivi con il favonio da sud sono stati soleggiati in molte località montuose, mentre a sud delle Alpi dominava la nuvolosità da sbarramento. Al Sud il tempo è stato di nuovo soleggiato dal 22 gennaio.
Lo scorso fine settimana è stato infine nuovamente caratterizzato da aria estremamente mite, fluita da sudovest verso la Svizzera, dando luogo ad una rinnovata situazione di favonio da sud. A nord delle Alpi e in Vallese la temperatura massima giornaliera ha raggiunto i 14-16 °C. Sul Lemano, nella Svizzera nordoccidentale e nordorientale sono stati registrati da 16 a 18 °C.
Il valore più alto della rete di misurazione di MeteoSvizzera durante questo periodo estremamente mite, pari a 18,3 °C, è stato registrato il 25 gennaio a Vaduz con il favonio. Sul versante meridionale delle Alpi, invece, le massime hanno toccato i 10-12 °C.
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