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Prosciolto camionista che causò la morte di quattro persone

La Corte delle Assise correzionali di Lugano ha assolto lunedì un camionista rumeno residente in Italia che nel luglio 2016 sull'autostrada A2 travolse una monovolume regolarmente incolonnata, schiacciandola e causando la morte immediata dei quattro membri della famiglia tedesca a bordo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 marzo 2019 minuti
tvsvizzera.it/mar con RSI (Il Quotidiano dell'11.3.2019)
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L'uomo non ha provocato l'incidente per negligenza, bensì a causa di un colpo di sonno, dovuto a una sindrome di apnea ostruttiva del sonno, di cui soffriva da tempo, senza però esserne a conoscenza.

A determinare la sentenza del tribunale è stata la perizia di un professore del Centro del sonno dell'Ospedale regionale di Lugano, che conferma un rapporto già prodotto dal difensore dell'imputato.

Il camionista, oggi 52enne, cammina a fatica e si sposta prevalentemente in sedia a rotelle a causa dell'incidente. "Era meglio se ero anch'io con le quattro persone morte", ha dichiarato durante il processo.

L'accusa aveva chiesto 20 mesi di carcere sospesi con la condizionale.

L'incidente era avvenuto il 26 luglio 2016. Il Tir stava viaggiando a 90 km/h. La Ford immatricolata in Germania, incolonnata all'altezza di Quinto, poco prima dell'entrata sud della galleria del San Gottardo, era ben visibile. Il camionista, che ha sempre detto di non ricordare nulla, ha frenato solo dopo l'urto. Troppo tardi per l'auto della famiglia tedesca, padre e madre di 43 anni e le figli di 8 e 12, pressata contro un altro autocarro.

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