La televisione svizzera per l’Italia

Operai cinesi sfruttati per produrre telefonini e tablet

Operaie cinesi mentre assemblano strumenti elettronici.
Diffuse - stando al rapporto - anche le molestie sessuali, che rimangono generalmente impunite. Keystone

Sottopagati, sfruttati, vessati e abusati: sono i lavoratori delle fabbriche cinesi che producono gli apparecchi elettronici come gli smartphone e gli iPad. L'Ong elvetica Solidar Suisse denuncia la situazione intollerabile dei lavoratori.

Lo sostiene un rapportoCollegamento esterno pubblicato venerdì dell’organizzazione non governativa elvetica Solidar Suisse, che ha lavorato in collaborazione con l’associazione di difesa dei diritti dei lavoratori China Labor Watch.

Questi lavoratori – dichiarano l’Ong – ricevono solo le briciole del successo a cui vanno incontro i grandi marchi di riferimento. Sono poi sottopagati nonché sfruttati, e vengono sottoposti a vessazioni morali e sessuali.

China Labor Watch ha condotto un’inchiesta presso gli stabilimenti che producono per multinazionali di primo piano quali Apple, HP, Lenovo e altre ancora. Il quadro che ne esce, a detta degli estensori del rapporto, è desolante.

Contenuto esterno

In primo luogo, sta prendendo fortemente piede il lavoro su chiamata: le aziende del settore dell’elettronica assumono la maggior parte del personale su base temporanea. In vista di grandi eventi come il Black Friday gli ordini nelle mega-fabbriche aumentano vertiginosamente: esse assumono quindi personale temporaneo e a breve termine, poi quando gli ordini calano il personale viene licenziato.

Ci sono poi i salari bassi: gli stipendi pagati nelle fabbriche sono così miseri che il personale non può vivere senza fare straordinari smisurati. È normale lavorare almeno 250 ore al mese e tra le 11 e le 14 ore al giorno, spesso senza un solo giorno di riposo. Le pause brevi, l’alta intensità di lavoro e le lunghe giornate lavorative spingono le persone sull’orlo dell’esaurimento.

Molto diffuso è il fenomeno dei furti in busta paga: non vengono pagati i contributi previdenziali e le agenzie di reclutamento derubano i lavoratori dei bonus loro promessi.

A tutto questo si aggiungono poi, per l’insieme del settore, la pratica degli insulti, delle offese e delle punizioni da parte dei superiori, che sono all’ordine del giorno. Diffuse – sempre stando al rapporto – sono anche le molestie sessuali, che rimangono generalmente impunite.

Quale l’impatto in Svizzera?

La seconda parte del documento di Solidar Suisse si concentra sulle catene di distribuzione che vendono i prodotti in questione nella Confederazione. In che misura aziende quali Digitec Galaxus, Manor, Melectronics e Interdiscount, tra le altre, si assumono le loro responsabilità e stabiliscono la trasparenza nelle loro catene di fornitura?

I risultati dell’indagine sono negativi: sebbene i rivenditori impongano delle direttive, le relazioni sui controlli effettuati e sui risultati sono scarse o inesistenti. “I consumatori elvetici non sono in grado di conoscere le condizioni di produzione delle apparecchiature elettroniche che acquistano”, riassume la ong.

Attualità

padiglione svizzero all'expo di Osaka di quest'anno

Altri sviluppi

Expo, nessun finanziamento da Berna negli anni 2030

Questo contenuto è stato pubblicato al A causa dell'attuale situazione finanziaria l'Esecutivo federale ha deciso di non fornire il sostegno finanziario per un’esposizione nazionale negli anni 2030.

Di più Expo, nessun finanziamento da Berna negli anni 2030
scena di violenza di coppia

Altri sviluppi

Le autorità definiscono misure urgenti contro i femminicidi in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Di fronte al numero allarmante di femminicidi - 18 dall'inizio dell'anno - Confederazione, Cantoni e Comuni chiedono un'azione politica forte e concertata. Hanno inoltre definito tre misure urgenti "da attuare senza indugio" per arginare il fenomeno.

Di più Le autorità definiscono misure urgenti contro i femminicidi in Svizzera
la direttrice della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) Helene Budliger Artieda

Altri sviluppi

SECO: la Svizzera è “a un passo” da un accordo sui dazi con gli USA

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera è "a un passo" dal concludere un accordo con Washington per quanto riguarda i dazi sulle esportazioni elvetiche voluti dal presidente USA. Lo ha sostenuto oggi la direttrice della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) Helene Budliger Artieda.

Di più SECO: la Svizzera è “a un passo” da un accordo sui dazi con gli USA
bicchieri di birra

Altri sviluppi

In Svizzera un punto vendita su quattro ha distribuito alcool a minorenni nel 2024

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2024 un quarto dei punti vendita ha distribuito illegalmente alcolici a giovani. Il dato è più o meno rimasto stabile nel paragone con l'anno precedente, indica in un comunicato diramato oggi Dipendenze Svizzera.

Di più In Svizzera un punto vendita su quattro ha distribuito alcool a minorenni nel 2024
albero sradicato

Altri sviluppi

Due persone morte a causa del maltempo in Francia

Questo contenuto è stato pubblicato al Due persone sono morte e decine di altre sono rimaste ferite a causa di un violento temporale che ha colpito il Sud-Ovest della Francia.

Di più Due persone morte a causa del maltempo in Francia
anziana sorridente mentre pranza

Altri sviluppi

I pensionati più felici d’Europa vivono in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al I pensionati più felici d'Europa vivono in Svizzera. Secondo uno studio condotto in gennaio dall'istituto YouGov per conto di Swiss Life l'80% delle persone di età compresa tra i 65 e gli 80 anni è molto soddisfatto della propria vita.

Di più I pensionati più felici d’Europa vivono in Svizzera
grandine

Altri sviluppi

In Svizzera i disastri naturali sono sempre più frequenti e costosi

Questo contenuto è stato pubblicato al I disastri naturali causano sempre più danni in Svizzera. Secondo calcoli dell'assicuratore Helvetia, nell'ultimo decennio il numero di sinistri notificati è aumentato del 126% rispetto al periodo 1995-2004, mentre i costi per le riparazioni sono saliti del 133%.

Di più In Svizzera i disastri naturali sono sempre più frequenti e costosi
insegna comco

Altri sviluppi

Presunto cartello dell’acciaio in Ticino, la COMCO apre un’inchiesta

Questo contenuto è stato pubblicato al La Commissione federale della concorrenza (COMCO) ha aperto un'indagine su quattro commercianti di acciaio in Ticino. Sono sospettati di accordi illeciti. Diverse aziende sono state perquisite.

Di più Presunto cartello dell’acciaio in Ticino, la COMCO apre un’inchiesta
christophe darbellay

Altri sviluppi

Telefonini vietati nelle scuole vallesane

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Canton Vallese vieterà in futuro i telefoni cellulari in tutte le scuole. "La capacità di concentrazione (degli allievi) sta diminuendo", ha dichiarato il consigliere di Stato vallesano Christophe Darbellay ai giornali di Tamedia.

Di più Telefonini vietati nelle scuole vallesane

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR