Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Quarant'anni fa veniva lanciato nella Svizzera tedesca il Teletext, l'equivalente del Televideo italiano, dieci anni dopo le prime esperienze in Gran Bretagna.
La morte di quello che oggi sembra un servizio anacronistico è stata annunciata più volte. Parlo per esperienza, avendoci lavorato una ventina di anni fa.
Eppure, questo sistema di informazione continua ad essere molto utilizzato in Svizzera. Bastano un paio di dati per rendersene conto: 1,6 milioni di persone lo usa almeno una volta alla settimana e 2,5 milioni occasionalmente. Coi suoi pixel che ricordano l'età della pietra del web, le sue 25 righe di testo da 40 caratteri ciascuna, il Teletext arriva ancora davanti a Linkedin, Tik Tok o X per utilizzo, stando alla Società Svizzera di Radiotelevisione.
Il bilancio delle intemperie che sabato hanno colpito soprattutto il Ticino e il Vallese rischia di aggravarsi: nel Cantone a sud delle Alpi il numero di persone che mancano all’appello è salito a cinque.
La portata dei fiumi sta rendendo difficili le operazioni di ricerca delle persone disperse in Valle Maggia, operazioni che “possono essere effettuate unicamente in superficie e solo parzialmente in acqua”, ha indicato martedì la Polizia cantonale ticinese. Complessivamente il bilancio del maltempo fa stato di quattro persone decedute (tre in Ticino, una in Vallese) e di sei persone disperse (una delle quali in Vallese).
L’Alta Valle Maggia continua ad essere isolata in seguito al crollo di un ponte a Cevio. Degli specialisti sono all’opera per effettuare i preparativi per la costruzione di un ponte provvisorio. La rete di telefonia mobile ha invece potuto essere ristabilita. A sostegno delle autorità civili, l’esercito è impegnato con mezzi delle Forze aeree e con circa 135 militari formati per intervenire in caso di catastrofe e a un battaglione del genio.
Intanto la Catena della Solidarietà ha lanciato un appello alle donazioni per fornire un primo contributo per gli aiuti d’emergenza alle famiglie colpite dalle intemperie. In una seconda fase, saranno erogati ulteriori contributi per coprire in particolare i danni alle abitazioni o altri danni materiali.
- Il live-tickerCollegamento esterno di RSI News.
- Quali sono le strategie della Confederazione per proteggersi dagli eventi climatici? Un approfondimento del mio collega Simon Bradley.
- L’appelloCollegamento esterno alle donazioni della Catena della Solidarietà.
Buone nuove sul fronte della lotta al tabagismo: il numero di persone che fumano è diminuito del 3% tra il 2017 e il 2022.
Nel 2022 il 24% della popolazione svizzera dai 15 anni in su consumava prodotti a tabacco da combustione o riscaldato. È quanto emerge dai risultati del sondaggio pubblicato lunedì dall’Ufficio federale di statistica (UST). “Dopo essere rimasta stabile per molto tempo, la percentuale di persone che fumano è diminuita di tre punti percentuali” rispetto all’ultimo rilevamento del 2017.
Da sottolineare anche che la quota di fumatori e fumatrici accanite – coloro che consumano più di 20 sigarette al giorno – si è più che dimezzata negli ultimi 30 anni. Nel 1992, il 41% dei consumatori e delle consumatrici fumava più di un pacchetto al giorno. Nel 2022 la proporzione era del 18%.
Al contempo, osserva l’UST, i prodotti di nuova generazione o le sigarette elettroniche sono particolarmente popolari tra i più giovani: il 17% della popolazione di età compresa tra i 15 e i 24 anni ne fa uso.
- Il servizio Collegamento esternosul tema di RSI News.
- Il comunicatoCollegamento esterno dell’UST.
- In Svizzera la lobby del tabacco è molto influente. Un approfondimento della mia collega Pauline Turuban.
Un’inchiesta del Wall Street Journal chiama in causa il World Economic Forum (WEF) e il suo fondatore Klaus Schwab, accusato di aver creato un clima di lavoro tossico, dove il razzismo e la discriminazione sono all’ordine del giorno.
Per la sua inchiesta, il giornale di New York si è basato sulle testimonianze di 80 ex e attuali dipendenti dell’organizzazione svizzera all’origine del Forum di Davos. Le principali vittime dello stile di management del fondatore del WEF Klaus Schwab sarebbero in particolare le donne, le persone di colore e quelle over 50. Secondo il quotidiano economico, qualche anno fa Schwab avrebbe ad esempio fatto pressione sul capo delle risorse umane per sbarazzarsi di alcuni dipendenti di oltre 50 anni, con l’obiettivo di ringiovanire l’organizzazione. In seguito al rifiuto di quest’ultimo, poco dopo Schwab lo licenziò.
Il WEF ha respinto le accuse parlando di ricostruzioni “errate della nostra organizzazione, della nostra cultura e dei nostri colleghi, incluso il fondatore”, ha dichiarato il portavoce Yann Zopf.
Klaus Schwab non ha da parte sua rilasciato commenti. Il fondatore del WEF, classe 1938, ha annunciato le sue dimissioni dalla guida dell’organizzazione come presidente esecutivo il 21 maggio scorso.
- L’articoloCollegamento esterno del Wall Street Journal (Paywall).
- Ne parla anche il Corriere della SeraCollegamento esterno.
- La notiziaCollegamento esterno sul sito del giornale La Regione.
- Qualche cifra sull’edizione 2024 del World Economic Forum.
Consultare gli elenchi telefonici svizzeri dal 1880 al 1950? Da oggi è possibile farlo online grazie a un nuovo sito.
L’iniziativa si rivolge non solo a ricercatori e ricercatrici, ma anche a persone comuni interessate. Il progetto è stato lanciato da Localsearch in collaborazione con l’archivio delle PTT e con l’Università di Berna, ha indicato la filiale di Swisscom attiva nel settore degli indirizzi e dei numeri di telefono.
Gli anni tra il 1880 e il 1950 sono stati significativi a causa di vari mutamenti economico-sociali, ricorda l’impresa. Gli elenchi telefonici di questo periodo rappresentano una preziosa fonte di informazioni per la ricerca e per i privati: la nuova piattaforma digitale consente infatti di studiare dati storici finora difficilmente accessibili.
Historic.localsearch.ch – questo il nome del sito – fornisce una grande varietà di informazioni, dall’analisi dello sviluppo delle sedi economiche alla riscoperta di professioni cadute nel dimenticatoio, fino all’identificazione di aziende ancorate nell’economia elvetica già dal primo elenco del 1880, quello di Zurigo: fra loro figurano ad esempio Neue Zürcher Zeitung, Orell Füssli, Sprüngli e Uetlibergbahn. In totale il primo registro comprendeva 99 voci distribuite su tre pagine.
- La notizia di Keystone-ATS su tvsvizzera.it.
- Il sito historic.localsearch.chCollegamento esterno
- Il comunicatoCollegamento esterno dell’azienda.
- Nel 2022 l’elenco telefonico cartaceo è andato in pensione in Svizzera. L’articoloCollegamento esterno di Ticinonline.
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