La televisione svizzera per l’Italia
Un auto ripescato da un fiume.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

non so quanto possa interessarvi, io ve lo scrivo lo stesso: l’ex stella del calcio brasiliano Ronaldinho ha aperto un ristornante a Ginevra. Il locale serve hamburger e si chiama "R10", come il numero di maglia del calciatore.

All’inaugurazione si sono presentate ben 4'000 persone tanto che la sicurezza non è riuscita a contenere la folla. Ronaldinho ha così fatto una breve apparizione e ha lasciato il locale per ragioni di ordine pubblico.

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Lavori sulla A13.
Keystone / Ti-Press / Samuel Golay

A causa della chiusura dell’autostrada A13 in Mesolcina, il ministro Rösti invita a utilizzare il treno per valicare il San Gottardo.

Per far fronte all’emergenza traffico causata dalla chiusura dell’autostrada A13 in Mesolcina, le FFS aumenteranno in modo sensibile l’offerta lungo l’asse nord-sud. Il consigliere federale Albert Rösti, in una conferenza stampa, ha ricordato che malgrado le misure già decise per far fronte alla chiusura della A13, non sarà tuttavia possibile evitare la formazione di colonne.

Per questo motivo Rösti ha lanciato un appello a utilizzare il treno a chi vuole valicare il San Gottardo. E a tal proposito le FFS metteranno a disposizione 11’000 posti supplementari il prossimo week-end. Per quanto riguarda il trasporto delle merci, il divieto di circolazione notturno e domenicale per i camion verrà mantenuto.

Sulla riapertura dell’autostrada A13, inizialmente una corsia per senso di marcia, il ministro dei trasporti si è limitato a dire “luglio”. Per avere una indicazione più precisa bisognerà attendere una settimana, o forse dieci giorni. “Ci vuole un po’ di pazienza”, ha concluso il consigliere federale.

Berset a Strasburgo in attesa dell'esito delle elezioni.
Keystone / Anthony Anex

L’ex consigliere federale Alain Berset in testa nella corsa per la nomina del Segretario generale del Consiglio d’Europa.

È il giorno della verità. Sono in corso le votazioni per la nomina del nuovo segretario generale del Consiglio d’Europa. Nessuno si è imposto al primo turno di questa mattina. Dei tre candidati in lizza, tra cui l’ex consigliere federale Alain Berset che figura favorito, nessuno ha ottenuto la maggioranza assoluta.

Lo svizzero ha ottenuto 92 voti contro i 78 dall’ex ministro estone della cultura Indrek Saar e i 70 del belga Didier Reynders, commissario europeo per la giustizia. I deputati votano a scrutinio segreto. In totale sono state ricevute 241 schede, di cui 240 valide.  La maggioranza assoluta era di 121 voti.

Secondo l’ordine del giorno, il secondo turno dovrebbe svolgersi tra le 16:00 e le 18:00. I risultati dovrebbero essere annunciati intorno alle 19:00. Questa volta sarà sufficiente la maggioranza relativa per essere eletti. Tutti e tre i candidati possono presentarsi al secondo turno. È però possibile che uno di loro si ritiri prima dell’inizio della votazione.

Case.
Keystone / Christian Beutler

Caritas Svizzera invita gli ambienti politici ed economici ad intervenire per affrontare la crisi dell’alloggio.

Come sostiene Caritas, i costi elevati degli alloggi non sono più sopportabili per le persone con un reddito modesto. In media, i meno fortunati devono investire un buon terzo del loro reddito per sostenere i costi per l’alloggio e l’energia. È più del doppio di quanto spende in proporzione una famiglia media.

La situazione è diversa in ogni Cantone. La crisi è particolarmente sentita nel Canton Ginevra che vive da molti anni quello che il resto della Svizzera inizia a conoscere solo ora: una grave carenza di alloggi che provoca un aumento degli affitti e porta talvolta a difficoltà di finanziamento anche le classi medie.

In questo contesto, Caritas chiede risposte politiche, in particolare veri investimenti nella promozione di abitazioni a prezzi accessibili a tutti i livelli dello Stato. L’Ong chiede inoltre contributi agli affitti in base al reddito, come già avviene in alcuni cantoni. La politica dell’alloggio e una politica di lotta contro la povertà, conclude Caritas Svizzera, è necessaria più che mai.

Un auto ripescato da un fiume.
KEYSTONE/Michael Buholze

Sulle strade svizzere ogni giorno dodici persone muoiono o riportano gravi ferite in incidenti della circolazione.

Sono i dati del barometro della sicurezza per la circolazione stradale dell’Ufficio prevenzioni infortuni (UPI). L‘anno scorso, 4’096 persone sono rimaste seriamente ferite, una cifra che non si registrava da dieci anni. Il numero dei morti (236) rimane stabile ad alti livelli.

Gli incidenti gravi sono aumentati in modo significativo soprattutto in Romandia. Nel resto della Svizzera il numero è rimasto stabile. Se si fa un confronto con l’estero, il numero di decessi sulle strade svizzere risulta però basso: rispetto ad altri 21 Paesi europei, la Svizzera è nel primo quarto dei Paesi più sicuri.

Anche i pedoni sono a forte rischio. L’UPI informa che in un anno il numero di questi utenti delle strade morti o che hanno subito lesioni gravi è passato rispettivamente da 40 a 46 e da 497 a 522. L’evoluzione è problematica anche per chi usa le biciclette elettriche: il numero di feriti gravi è aumentato notevolmente (+35, a 595).

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