La televisione svizzera per l’Italia
alberto st. moritz

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

se ne è parlato talmente tanto che, anche se ancora non si hanno conferme ufficiali, la stampa nazionale e internazionale attende con impazienza il vertice sulla pace in Ucraina che il capo della diplomazia svizzera, Ignazio Cassis, ha annunciato si terrà presto nella Confederazione.

Secondo indiscrezioni odierne di Bloomberg, l’incontro dovrebbe tenersi il 16 e il 17 luglio e vi dovrebbero essere invitate a partecipare da 80 a 100 nazioni, per lo più provenienti dal cosiddetto Sud del mondo.

Vi lascio ora alle altre notizie del giorno. Buona lettura!

bandiere
KEYSTONE/© KEYSTONE / ANTHONY ANEX

La Svizzera sta discutendo con l’Unione Europea (UE) di immigrazione e libera circolazione. Berna intende negoziare con Bruxelles diverse eccezioni, in particolare il sistema di aiuto sociale elvetico e poter continuare a effettuare espulsioni.

L’UE chiede che i suoi cittadini e alle sue cittadine che lavorano in Svizzera ottengano un diritto di soggiorno permanente dopo cinque anni di residenza. Attualmente questo diritto esiste solo per alcuni Stati dell’UE, mentre per gli altri il termine minimo è di dieci anni. Gli svizzeri ottengono il diritto di soggiorno permanente dopo cinque anni di residenza nei Paesi dell’UE.

Per quel che concerne gli aiuti sociali, la Confederazione ritiene che tre gruppi di persone dovrebbero esserne esclusi: chi non esercita un’attività professionale nei primi tre mesi di soggiorno, chi è senza occupazione e non soddisfa il requisito di disporre di sufficienti mezzi di sostentamento così come le persone che cercano un lavoro per la prima volta.

Berna auspica anche eccezioni nell’ambito delle espulsioni. Chiede che venga rispettata la Costituzione federale per quanto riguarda le espulsioni penali. E che la Svizzera, a determinate condizioni, possa revocare il diritto di soggiorno ai disoccupati che non collaborano nella ricerca di un lavoro.

alberto st. moritz
KEYSTONE/© KEYSTONE / CHRISTIAN BEUTLER

Dopo i record del 2023, il settore alberghiero prosegue lo slancio positivo anche quest’anno. In febbraio i pernottamenti sono cresciuti nettamente, comunica oggi l’Ufficio federale di statistica (UST). In controtendenza, però, il Cantone Ticino.

Su base annua il numero di pernottamenti è cresciuto del 3,8% a 3,4 milioni. Già in gennaio vi era stato un incremento del 2,2% a 3,1 milioni. Uno dei fattori di crescita è stato quello riconducibile alle e agli ospiti stranieri, che hanno generato 1,5 milioni di pernottamenti (+9,4%). La quota maggiore è rappresentata dai visitatori provenienti dalla Germania (317’000 pernottamenti), seguiti da Regno Unito (167’000), USA (149’000) e Francia (128’000). Leggero calo invece per il turismo indigeno (1,9 milioni, -0,3%), che rimane però la fetta più importante del settore.

Le regioni turistiche di montagna hanno fatto da calamita per i visitatori. Lo dimostrano i Grigioni (+4,4%), ma anche Berna (+3,2%), Lucerna e Lago dei Quattro Cantoni (+2,7%) o Vallese (+2,1%). Bene anche le città, con Ginevra che ha fatto segnare un +12,4%, la regione zurighese un +5,9% e Basilea un +5,7%. In controtendenza invece Ticino (-6,3%), Friburgo (-3,9%) e regione Giura e Tre Laghi (-0,7%).

Nei primi due mesi dell’anno, il settore ha fatto segnare in totale 6,5 milioni di pernottamenti, in incremento del 3% su base annua. Il ramo prosegue quindi la sua corsa, con l’anno 2023 che per la prima volta aveva permesso di superare i 40 milioni di pernottamenti, arrivando a 41,8 milioni.

Il cantiere nell'ex area Koch, a Zurigo-Altstetten. Entro il 2026 verranno costruiti circa 360 appartamenti cooperativi per 900 persone, nonché spazi commerciali a prezzi accessibili e un parco pubblico di quartiere.
Il cantiere nell’ex area Koch, a Zurigo-Altstetten. © KEYSTONE / CHRISTIAN BEUTLER

Costruire in altezza per compensare la scarsità di alloggi: è questa la ricetta presentata stamane dal Partito liberale radicale (PLR, destra) in risposta alla forte domanda di appartamenti che si registra attualmente in Svizzera. 

Nonostante le disposizioni costituzionali, stando al PLR è diventato praticamente impossibile per la classe media acquistare una casa. Inoltre, l’offerta di alloggi in affitto è troppo debole. Il tutto è aggravato da prescrizioni in materia di pianificazione del territorio sempre più restrittive, stando a una nota del partito. 

Anche se è stato possibile, nel corso della sessione primaverile delle Camere federali, allentare le disposizioni per la costruzione di alloggi in zone rumorose, ciò non basta secondo i liberal-radicali. Per proteggere la qualità di vita e le zone verdi in città andrebbe sondata la possibilità di costruire uno o due piani in più. In tutte le zone residenziali l’altezza massima autorizzata degli edifici esistenti dovrebbe essere aumentata di almeno tre metri.  

Nella città di Zurigo, le richieste sono già state lanciate sotto forma di iniziativa. Altre azioni e iniziative sono attualmente in fase di pianificazione, secondo il PLR. A Ginevra, questa misura è in vigore dal 2008

cartelli di iniziative del 2022
KEYSTONE/© KEYSTONE / PETER KLAUNZER

L’Unione svizzera degli imprenditori (USI) vuole innalzare l’età pensionabile in Svizzera a 66 anni nonostante il rifiuto lo scorso marzo di un’iniziativa popolare dei Giovani PLR che aveva un tenore simile. 

Secondo il presidente dell’USI Severin Moser, l’innalzamento diretto dell’età pensionabile a 67 anni non è realistico al momento, ma la popolazione accetterebbe un aumento graduale. Inizialmente, l’età pensionabile dovrebbe essere aumentata di sei mesi, poi di altri sei, ha dichiarato Moser in un’intervista pubblicata oggi da testate del gruppo CH Media. 

All’inizio di marzo, il popolo svizzero ha respinto con il 74,7% dei voti l’iniziativa dei Giovani PLR che mirava ad aumentare l’età pensionabile a 66 anni e a renderla correlata all’aspettativa di vita. Moser ritiene che l’aumento automatico abbia funto da deterrente in tale contesto. 

“Man mano che esauriremo i lavoratori qualificati a causa della demografia, la crescita economica diminuirà, con tutte le conseguenze negative che ne derivano”, afferma Moser. Le aziende hanno bisogno dei dipendenti di età pensionabile, sottolinea. 

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR