La televisione svizzera per l’Italia
Annafiatoio con la scritta AVS x13

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

nella notte che ci porterà a Pasqua ci sarà anche il passaggio all'ora solare. La Protezione svizzera degli animali per l'occasione ricorda che il cambiamento dell'ora aumenta il rischio di incidenti stradali che coinvolgono animali selvatici.

Da domenica, il mattino farà di nuovo buio e gli animali selvatici si muovono spesso proprio con l'oscurità. Per evitare incidenti. La Protezione degli animali chiede agli automobilisti di adeguare la velocità e dar prova di ancora maggiore prudenza, tenendo in particolare d'occhio il lato destro della carreggiata.

Il manifesto a favpore della 13esima per i pensionati.
KEYSTONE/© KEYSTONE / LAURENT GILLIERON

Come finanziare dal 2026 la 13esima rendita per i pensionati? Il governo propone due opzioni.

L’iniziativa popolare accettata il 3 marzo scorso prevede la distribuzione dal 2026 della 13esima rendita anche ai pensionati e alle pensionate. Ma come garantire il finanziamento durevole di questo contributo supplementare che dalla sua introduzione implicherà maggiori uscite per la Confederazione pari 4,2 miliardi di franchi l’anno?

Per far fronte a questa nuova spesa, e per non compromettere la situazione finanziaria della pensione, il Consiglio federale si è deciso oggi per due opzioni: la prima prevede un incremento dei contributi salariali di 0,8 punti percentuali, la seconda un aumento combinato dei contributi salariali (+0,5 punti percentuali) e dell’IVA (+0,4 punti percentuali).

I tempi d’attuazione sono stretti. Per garantire l’applicazione e il finanziamento della 13esima rendita entro il 2026, l’Esecutivo dovrà elaborare entro questa estate un progetto da porre in consultazione sulla base dei parametri decisi. Il messaggio dovrà essere sottoposto al Parlamento entro l’autunno del 2024.

Philippe Lazzarini.
KEYSTONE/© KEYSTONE / SALVATORE DI NOLFI

“La Svizzera dovrebbe riprendere al più presto a sostenere l’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi”. È l’appello lanciato dal capo dell’agenzia, Philippe Lazzarini.

Lo svizzero Philippe Lazzarini, capo dell’Agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA), ha chiesto martedì alla Confederazione di seguire l’esempio dell’UE e degli Stati che hanno ripreso il loro sostegno all’organizzazione e di continuare a essere l’importante partner che è stato finora. Un partenariato – ricorda – che risale a decenni fa.

A causa delle accuse del coinvolgimento di dodici dipendenti dell’agenzia dell’ONU nel massacro del 7 ottobre scorso in Israele, la Svizzera ha sospeso il suo contributo annuale di 20 milioni di franchi. E questo finché non si farà chiarezza sull’accaduto. Il problema per l’agenzia dell’ONU è che il principale donatore, gli Stati Uniti, ha congelato tutti gli aiuti fino al marzo 2025.

La situazione si fa critica. I finanziamenti dell’agenzia dell’ONU – ha ricordato Lazzarini davanti alla Commissione della politica estera del Consiglio nazionale – sono garantiti solo fino alla fine di maggio. Data l’emergenza umanitaria, la Commissione suggerisce al Consiglio federale di presentare una proposta di aiuti d’emergenza a Gaza già ad aprile.

Una testata nucleare americana.
KEYSTONE

La Svizzera continua a non aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

Il Consiglio federale, confermando la sua posizione ribadita già nel 2018 e nel 2019, oggi ha nuovamente deciso che, al momento, non è necessario che la Confederazione aderisca al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW). L’Esecutivo ha però ribadito di adoperarsi per limitare i rischi legati alle armi nucleari e per elaborare futuri trattati di disarmo verificabili.

Berna ritiene che il TPNW abbia un impatto limitato perché non è riconosciuto dagli Stati in possesso di armi nucleari e dalla stragrande maggioranza dei Paesi occidentali ed europei. L’obiettivo di un mondo privo di armi nucleari, ricorda la Confederazione, può essere concretizzato solo collaborando con gli Stati che le detengono, e non opponendosi a questi.

La decisione è stata motivata con il fatto che la Svizzera può contribuire maggiormente agli obiettivi legati alle armi atomiche nel quadro del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), a cui ha aderito nel 1977. L’accordo, a differenza del TPNW, vede la partecipazione di Stati dotati di armi atomiche, tra cui Stati Uniti, Russia e Cina.

Code al San Gottardo in una giornata nevosa.
KEYSTONE/© KEYSTONE / URS FLUEELER

Si avvicina il fine settimana pasquale e iniziano gli ingorghi al portale nord della galleria del San Gottardo.

Nonostante il maltempo e le previsioni del tempo poco favorevoli per il fine settimana pasquale (oggi lungo l’arco alpino ha nuovamente nevicato), l‘Ufficio federale delle strade (USTRA) prevede importanti ingorghi al portale nord della galleria autostardale del San Gottardo. Lo ha dichiarato stamane il portavoce di USTRA Thomas Rohrbach alla radio svizzero-tedesca SRF.

Secondo l’USTRA, già da oggi inizieranno le proverbiali code e rallentamenti del traffico al portale nord anche a causa della neve sul manto stradale. Previsioni confermate anche dal Touring Club Svizzero (TCS) che prevede traffico intenso tra oggi e Venerdì santo. Il picco del traffico è atteso tra le 8:00 e le 20:00 di venerdì.

La pazienza degli automobilisti sarà messa a dura prova anche durante il viaggio di ritorno. Sebbene i primi turisti rientreranno dalle vacanze già domenica, si prevede che i disagi maggiori si verificheranno il lunedì di Pasqua. In quel giorno, il TCS si aspetta lunghe code tra le 10:00 e le 22:00 ad Airolo, al portale sud della galleria del San Gottardo.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR