Gli aiuti di Berna all’ONU per Gaza restano sospesi
Situazione catastrofica a Gaza, secondo l'ONU.
KEYSTONE/Copyright 2024 The Associated Press. All rights reserved
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non ha accolto la richiesta di sbloccare il contestato contributo all'agenzia ONU che si occupa del soccorso alla popolazione palestinese.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Diciassette organizzazioni umanitarie si sono appellate a Governo e Parlamento affinché sia dato il via libera ai fondi per l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (UNRWA), su cui si sono levate negli scorsi mesi numerose critiche sulla sua presunta parzialità nel conflitto in corso in Medio Oriente.
Riguardo al pagamento dei 20 milioni di franchi previsti per il 2024, ha precisato il DFAE, sarà possibile decidere solo quando saranno disponibili maggiori informazioni sulle accuse mosse da Israele contro l’agenzia umanitaria.
La questione è in Parlamento
In proposito il Parlamento aveva stabilito in dicembre, in occasione dell’esame del bilancio della Confederazione, che le organizzazioni umanitarie in Medio Oriente potranno essere sostenute solo dopo aver consultato, entro l’estate, le commissioni di politica estera del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati.
Intanto il direttore svizzero dell’UNRWA Philippe Lazzarini si presenterà martedì davanti alla Commissione di politica estera del Consiglio nazionale che lo ha invitato a discutere della situazione attuale della controversa agenzia ONU.
In particolare i membri della Commissione si attendono che Lazzarini prenda posizione in merito al presunto coinvolgimento di dodici dipendenti dell’UNRWA al massacro di Hamas in Israele del 7 ottobre.
Inchiesta all’ONU sul 7 ottobre
Dopo essere venute a conoscenza di accuse mosse in tal senso da Israele, le Nazioni Unite hanno avviato un’indagine interna ed esterna a metà febbraio. Il gruppo di esperti esterni ha individuato la necessità di miglioramenti in un rapporto intermedio che sarà pubblicato il 20 aprile.
Diversi Stati – tra cui la Svizzera che, con il suo contributo, è uno dei maggiori donatori dell’organizzazione umanitaria palestinese dell’ONU – avevano sospeso i loro versamenti a causa di queste accuse (la Svezia nel frattempo li ha ripresi).
Situazione catastrofica a Gaza
Da parte loro le 17 organizzazioni non governative – tra cui Amnesty International, associazioni di solidarietà con la Palestina e pacifiste, e il Gruppo Svizzera senza esercito – hanno chiesto alle commissioni degli esteri e al Consiglio federale di versare il contributo all’UNRWA il prima possibile, possibilmente nel mese di aprile.
Pochi giorni fa, le Nazioni Unite hanno stimato che più di 1,1 milioni di abitanti della Striscia di Gaza sono confrontati con una “situazione di fame catastrofica”, prossima alla carestia.
UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una esplosione ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino di Roma ma l'impatto è stato talmente violento che il boato si è sentito in molte zone della capitale italiana.
L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli investigatori italiani hanno annunciato venerdì di aver smantellato un traffico di 600 chili di oro e argento verso la Svizzera. Diciassette persone sono state rinviate a giudizio in un caso che ha fruttato oltre 26 milioni di euro ai suoi autori.
I ghiacciai svizzeri hanno perso la massa accumulata durante l’inverno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo le prime stime, la neve e il ghiaccio accumulati dai ghiacciai svizzeri durante l'inverno si sono ormai sciolti. Da venerdì hanno continuato a perdere massa.
Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli, in futuro non dovrebbero più esserci centri speciali per richiedenti asilo renitenti. Tuttavia, a suo avviso, il fatto di separare gli elementi problematici dagli altri asilanti rimane una buona cosa.
La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.
Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.
A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.