Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
gli svizzeri e le svizzere sono da considerarsi tutto sommato un popolo felice. È quanto emerge da un'inchiesta demoscopica, condotta dall'istituto Yougov, secondo la quale il 73% del campione si è dichiarato contento della propria esistenza (punteggio di 7 o superiore, su una scala di 10) e quasi una persona su due ritiene che questo sia uno stato di lungo periodo.
Per sentirsi appagata, una persona su tre trascorre il suo tempo con la famiglia o gli amici e le amiche mentre il 15% lo dedica ad attività personali.
A preoccupare è semmai la quota di giovani, uno su cinque (19%), che lamenta problemi psichici o mentali, il doppio delle persone ultratrentenni. Per il resto delle notizie odierne dalla Confederazione vi consiglio di proseguire nella lettura.
Che la Svizzera sia ai vertici mondiali nell’innovazione lo ha confermato oggi il Patent Index 2023, secondo il quale il nostro Paese è quello che ha depositato il numero maggiore di brevetti per abitante.
In cifre assolute, in base alla classifica elaborata dall’Ufficio europeo dei brevetti (UEB), la Confederazione si piazza al terzo posto a livello europeo e al settimo nel mondo. Delle 199’275 inoltrate alla sede dell’UEB di Monaco di Baviera, 9’410 sono state inviate da aziende o private/i elvetici. Vale a dire 1’085 domande per milione di abitanti, il doppio della Svezia (495), seconda classificata.
In testa figura la tecnologia medica, con 1’010 richieste provenienti dalla Confederazione, seguita dai beni di consumo (965) e tecnologie di misurazione (771). A livello aziendale Roche precede Japan Tobacco International e Philip Morris. L’anno scorso sono stati ottenuti 4’161 brevetti, vale a dire il 40% in più in dodici mesi.
A livello di genere c’è da sottolineare il contributo di almeno una donna nel 29% delle domande elvetiche, quota superata da Spagna (46%), Francia (33%) e Belgio (32%).
- La notizia riferita da tvsvizzera.it.
- Le norme sui brevetti stanno cambiando per rendere ancora più competitive le imprese innovative elvetiche. L’articolo di tio.chCollegamento esterno.
- La notaCollegamento esterno pubblicata sul sito dell’Ufficio europeo dei brevetti (in inglese).
La Svizzera non resterà senza gas in caso di penuria. Il consigliere federale Albert Rösti ha firmato oggi a Berlino un accordo di solidarietà con i ministri competenti di Germania, Robert Habeck, e Italia, Gilberto Pichetto Fratin.
In base al documento sottoscritto, i tre Paesi si impegnano ad aiutarsi reciprocamente in caso di necessità. Questo significa che nell’eventualità che venga dichiarato lo stato di emergenza e siano state adottate tutte le misure possibili a livello nazionale, Berna potrà ricorrere alle scorte dei due Paesi confinanti per garantire l’approvvigionamento dell’utenza tutelata, vale a dire le famiglie, gli ospedali e i servizi d’urgenza.
L’intesa, che dovrà essere ratificata dalle Camere federali e dalla Commissione UE, era stata sollecitata soprattutto dalla Confederazione, che non dispone di infrastrutture di stoccaggio del gas sul suo territorio e per questo motivo dipende dagli Stati confinanti.
Le discussioni su questa questione si stavano protraendo da tre anni con la Germania, che per la sua adesione all’accordo aveva chiesto la partecipazione anche dell’Italia. Una condizione che è stata accettata sia da Berna che da Roma.
- L’articolo di rsi.chCollegamento esterno sull’intesa trilaterale sul gas.
- Ne parla anche il Sole24OreCollegamento esterno (articolo per abbonati) e TheWatcherPostCollegamento esterno.
- Il comunicatoCollegamento esterno della Confederazione.
C’è qualche nuvola che si staglia sull’economia elvetica e sulle disponibilità finanziarie delle famiglie, a causa dell’aumento delle pigioni.
La Segreteria di Stato dell’economia ha confermato oggi le previsioni di crescita assai modesta del PIL, pari all’1,1% quest’anno (al netto degli eventi sportivi), ben al di sotto della media pluriennale. Questo è dovuto essenzialmente alla debole congiuntura europea, in particolare della Germania, che penalizza pesantemente l’industria d’esportazione.
Gli esperti e le esperte federali pronosticano una lenta ripresa il prossimo anno, con una crescita del PIL all’1,7%. Alla luce di questa evoluzione l’inflazione tenderà a diminuire in modo più deciso: +1,5% quest’anno – invece del +1,9% indicato precedentemente – e +1,1% nel 2025.
Intanto però viene segnalata un’impennata degli affitti, con una progressione annua del 5,3% (con punte superiori all’8% in vari cantoni, fra cui Zurigo e Grigioni). All’origine di questi incrementi si registra la significativa crescita delle domande di conciliazione in materia di locazione: queste sono praticamente raddoppiate (+46%) nell’ultimo semestre del 2023. Nel 90% dei casi, evidenzia l’Ufficio federale delle abitazioni, è stata raggiunta un’intesa tra le parti.
- Sulla crescita inferiore alle attese il contributo di rsi.chCollegamento esterno.
- La notaCollegamento esterno della Segreteria di Stato dell’economia (SECO).
- L’articolo di tio.chCollegamento esterno sull’impennata degli affitti e il comunicato della ConfederazioneCollegamento esterno sull’aumento delle procedure di conciliazione in tema di locazione.
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