La televisione svizzera per l’Italia

Non si bada a spese per i propri animali domestici in Svizzera

gatto e cane in un passeggino
Quello della Svizzera per gli animali domestici è un grande amore. Copyright 2021 The Associated Press. All Rights Reserved

La Svizzera è uno dei Paesi che spende di più per affrontare le spese legate agli animali domestici.

Milleduecento franchi all’anno: è quanto in media la popolazione elvetica spende per il proprio cane. Chi ha un gatto se la passa un po’ meglio: 900 franchi. Queste cifre fanno sì che la Confederazione risulti quarta a livello mondiale per quanto riguarda le spese per gli animali domestici. Spendono di più solo Stati Uniti, Regno Unito e Francia.

In Svizzera una famiglia su due possiede uno o più animali domestici. E quando si vuole bene a qualcuno, si sa, non si bada a spese. C’è chi compra loro vestiti, chi le migliori cucce, e chi ancora, le crocchette più costose.

Fiutando l’affare, una coppia vallesana ha deciso di creare una marca di crocchette 100% svizzere. Il successo non si è fatto attendere. E nonostante il mercato del cibo per animali sia dominato dai grandi gruppi, i due soci hanno raddoppiato le vendite in un anno. Uno dei fondatori di Animéco, Romain Holenweg, ha spiegato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI che “le persone fanno sempre più attenzione a ciò che mangiano e così fanno con l’animale che viene considerato parte della famiglia: lo nutrono al meglio per garantirgli salute ed energia”.

Il servizio del TG 12.30 della RSI del 27 gennaio 2025:

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Non solo cibo: tra le start-up svizzere più creative e promettenti del settore c’è Sowapi, un’app di ricerca rapida di pet sitter nella propria zona. Quattro anni di vita, già più di 10’000 utenti in Svizzera e la recente entrata nel mercato portoghese.
La fondatrice Vanessa Maret racconta che il successo è stato immediato: “In due mesi avevamo già trovato 2’000 clienti, in particolare nelle grandi città. Ed è sorprendente perché all’inizio nessuno ci conosceva. Ma è anche segno che la domanda esiste”.

Insomma, un amore per gli animali che non bada a spese, ma non tutti sembrano essere sulla stessa lunghezza d’onda. Pensiamo per esempio all’Associazione svizzera per la protezione del clima, secondo la quale ridurre la popolazione dei gatti nella Confederazione comporterebbe un beneficio per l’ambiente.

La produzione del cibo per i felini comporta infatti emissioni dannose per il clima, argomentano le voci critiche. Inoltre i gatti, con il loro forte istinto di caccia, mettono in pericolo molti animali: secondo alcune stime in Svizzera uccidono ogni anno 30 milioni di uccelli e mezzo milione di rettili e anfibi.

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