Nestlé: “Non vogliamo vendere il comparto acque minerali, ma cerchiamo partner”
Il CEO di Nestlé Laurent Freixe.
Keystone-SDA
Nestlé non intende vendere il comparto delle acque minerali, sotto pressione per gli scandali in Francia, ma è alla ricerca di un partner per sviluppare al meglio il settore: lo afferma Laurent Freixe, presidente della direzione della multinazionale alimentare.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
“Nestlé non ha bisogno di una rivoluzione”, afferma in un’intervista pubblicata mercoledì dalla Neue Zürcher Zeitung (NZZ) il CEO di Nestlé Laurent Freixe, in carica dal primo settembre scorso. “Le fondamenta dell’azienda sono molto solide. Abbiamo un grande portafoglio di marchi, siamo presenti in tutto il mondo. Dobbiamo solo perseguire di nuovo una strategia comune come squadra”.
“Il problema principale degli ultimi anni era che Nestlé aveva investito troppo poco nelle sue attività di base: in tre anni abbiamo speso cinque miliardi di franchi in meno rispetto al passato, ad esempio per la pubblicità. Questo ha un peso. Il mio programma è molto semplice: dobbiamo rafforzare nuovamente il core business. Nestlé è la più grande azienda alimentare del mondo, ma deve anche essere la migliore”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Acqua Nestlé, criticati lo Stato francese e il management della multinazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell’ambito delle sue indagini, la commissione d’inchiesta creata dal Senato francese per indagare sulla vicenda delle acque imbottigliate con processi di filtrazione illegali ha espresso una condanna nei confronti dello Stato francese e della dirigenza di Nestlé.
“Non stiamo vendendo le attività legate all’acqua minerale, ma eventualmente una loro quota”, prosegue il manager francese. “I marchi premium internazionali come Perrier e San Pellegrino sono molto importanti per noi, perché crediamo nel futuro del ramo delle bevande. Ma per realizzarne il pieno potenziale abbiamo bisogno di un partner come co-investitore, in modo da non dover prelevare i fondi per l’espansione dai settori principali. Una joint venture potrebbe essere una possibilità”.
Per il resto il gruppo non ha intenzione di effettuare cessioni. “Sono soddisfatto del nostro portafoglio: offriamo qualcosa per ciascuno in tutto il mondo, a prescindere dall’età o dal momento della giornata, sia che si tratti di un’alimentazione sana o di uno sfizio”, spiega il 63enne. “Vediamo un potenziale di crescita soprattutto nel caffè, nel segmento bevande fredde, nel cibo per animali e in Asia in generale. Nel settore della nutrizione, ci concentreremo sempre più su prodotti per la gestione del peso, la salute delle donne e la longevità, cioè per una vita lunga e sana”.
Ma ha senso – chiedono i giornalisti della NZZ – essere un’azienda per tutto, con prodotti sani e con dolci, con articoli a basso costo e allo stesso tempo premium? “Questa vastità è il grande punto di forza di Nestlé”, risponde il dirigente nato a Parigi. “Pensateci: quale altra azienda – non solo nel settore alimentare, ma nell’economia nel suo complesso – può dire di avere un ruolo nella vita di quasi tutti gli abitanti del pianeta? Siamo presenti in 185 paesi. Accompagniamo le persone in tutte le fasi della vita, dalla nascita alla vecchiaia, e in ogni momento della giornata. È una posizione unica”.
Intanto negli Stati Uniti – principale mercato per Nestlé – è però sotto pressione. “C’è incertezza e i consumatori risentono del rallentamento dell’economia. Ma di recente abbiamo ottenuto risultati migliori rispetto ai nostri concorrenti. Stiamo recuperando quote di mercato: facciamo buoni progressi”.
Che cosa dire dei dazi? “Faremo ciò che è necessario per proteggere i nostri margini, senza allontanare i consumatori. I dazi doganali sono solo un aspetto. Sono gestibili, soprattutto per gli articoli premium come Nespresso. Tra l’altro, oltre il 90% dei prodotti che vendiamo negli Stati Uniti sono fabbricati sul posto. Questo vale anche per la Cina e l’Europa. Nespresso è un’eccezione in questo senso”.
“Ma la principale fonte d’incertezza sono gli effetti indiretti delle tariffe doganali”, argomenta il professionista che opera in seno al gruppo Nestlé sin dal 1986. “I consumatori compreranno meno? Come evolveranno i prezzi delle materie prime, per esempio del caffè? Cosa succederà al dollaro, che si è già notevolmente indebolito? Questi effetti sono significativi per le nostre attività commerciali”, conclude l’esperto.
Obiettivi climatici, alla Svizzera servono molti più impianti solari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per raggiungere i suoi obiettivi climatici, la Svizzera ha bisogno nettamente più energia da vento e sole. È la conclusione a cui giunge un nuovo rapporto di un consorzio di ricerca elvetico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Giornata nazionale sui problemi legati all'alcool, che si tiene oggi, mira a sensibilizzare le persone sulle conseguenze negative della stigmatizzazione sociale per chi ha un consumo problematico di bevande alcooliche.
Smantellato il radar per il monitoraggio continuo del Pizzo Cengalo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La montagna nella Val Bondasca in Bregaglia (canton Grigioni), da dove si staccarono oltre tre milioni di metri cubi di roccia nel 2017, non verrà più monitorata continuamente. La conferma è stata data ieri dal vicesindaco Ueli Weber ai microfoni della RSI.
Swissport testa un veicolo autonomo allo scalo di Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Swissport avvia un test pilota con un veicolo autonomo allo scalo aereo di Zurigo. Insieme all'azienda britannica Aurrigo la società numero uno al mondo nell'assistenza aeroportuale sperimenterà l'uso di robot per la gestione dei velivoli.
I branchi di lupi non predano di più dei lupi solitari nei Grigioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 la distribuzione delle predazioni dei lupi in terra retica è stata piuttosto omogenea rispetto agli anni scorsi. Stando al rapporto annuale sui grandi predatori pubblicato oggi l'anno scorso è stata abbattuta la seconda lupa più longeva del Canton Grigioni.
Secondo Comparis i premi di cassa malati aumenteranno del 4% nel 2026
Questo contenuto è stato pubblicato al
Comparis prevede per il 2026 un aumento medio del 4% per i premi dell'assicurazione malattia di base. Secondo il servizio di confronti online l'incremento è in linea con la prevista progressione del 3,7% dei costi sanitari.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Risultato in forte crescita nel 2024 per Sanitas: l'assicuratore malattia ha visto l'utile netto salire a 99 milioni di franchi, a fronte dei 38 milioni dell'anno precedente. I proventi dei premi sono aumentati del 12%, attestandosi a 3,5 miliardi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Rimane tesa e incerta la situazione nel villaggio di Blatten, evacuato a causa del rischio di essere travolto da una frana.
Un treno fantasma in omaggio dei 100 anni di Tinguely a Basilea
Questo contenuto è stato pubblicato al
In occasione del 100esimo anniversario dell'artista Jean Tinguely un treno fantasma invita i visitatori a fare un giro da domani. L'installazione su larga scala progettata da due artisti si chiama "Scream Machines" e si trova di fronte al Museo Tinguely di Basilea.
Parafati a Berna gli accordi tra Berna e Bruxelles
Questo contenuto è stato pubblicato al
I negoziatori di Confederazione e Unione europea, Patric Franzen e Richard Szostak, hanno parafato mercoledì a Berna gli accordi del pacchetto Svizzera-Ue. Si tratta di una tappa formale che conclude il processo negoziale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una sentenza emessa da una corte d'appello nel Michigan rischia di ostacolare le strategie della Nestlé negli Stati Uniti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.