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L’UDC chiede più soldi  per le forze armate

Viola Amherd e Thomas Suessli
La responsabile politica della difesa Amherd e il capo dell'esercito Suessli. KEYSTONE

L'Unione democratica di centro (UDC, destra), che ha incontrato martedì il capo dell'esercito Thomas Süssli, ha chiesto nuovi fondi per le forze armate e criticato la gestione del Dipartimento federale della difesa (DDPS).

Sui buchi di bilancio nell’esercito si è espressa martedì a Berna l’UDC, secondo cui si è evidenziato un problema di leadership nel Dipartimento della Difesa.

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In particolare il partito di maggioranza relativa, attraverso la voce di quattro suoi esponenti, ha criticato la consigliera federale Viola Amherd, rea ai suoi occhi di essersi defilata in diverse occasioni.

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Suessli non può fare diversamente

Il partito ha ascoltato martedì, tra gli altri, il capo delle forze armate Thomas Süssli, la cui comunicazione sui problemi di finanziamento dell’esercito non è stata giudicata “ideale” dal deputato federale Thomas Hurter. Ma il problema principale, secondo l’UDC, è a livello politico.

Il capo delle forze armate, ha sottolineato il consigliere nazionale Jean-Luc Addor, “subisce solo le conseguenze disastrose delle decisioni di bilancio del Parlamento che privano l’esercito degli 11,7 miliardi necessari” per l’ammodernamento delle truppe.

Critiche alla conduzione politica

Viola Amherd, è stato detto davanti ai media, non ha fatto chiarezza sulla situazione finanziaria che affligge l’esercito e, ha osservato il consigliere nazionale Mauro Tuena, ha reagito troppo tardi in merito ai problemi emersi alla Ruag, l’impresa di armamenti di proprietà della Confederazione.

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Per l’UDC è urgente apportare correttivi e il Parlamento dovrebbe rivedere la decisione di destinare l’1% del prodotto interno lordo all’esercito entro il 2035. La scadenza, ha affermato il “senatore” bernese Werner Salzmann, dovrebbe essere anticipata al 2030, come previsto inizialmente.

E in proposito Viola Amherd, ha aggiunto il deputato Jean-Luc Addor, non dovrebbe nascondersi dietro il freno all’indebitamento, il meccanismo istituzionale che restringe le politiche di bilancio, e la collegialità all’interno del Governo.

Tagli in altri settori

Secondo l’UDC, le spese aggiuntive per l’esercito devono essere finanziate con tagli in altri settori, in particolare in quello dell’asilo, dato che un aumento delle tasse non è proponibile.

“Il Consiglio federale deve trovare una soluzione trasversale per l’esercito”, ha dichiarato Salzmann. I fondi dovrebbero essere spostati anche all’interno dell’esercito. “Meno progetti solari, più armi”, ha rincarato Tuena.

La Svizzera, ha precisato Jean-Luc Addor, deve ripristinare le sue capacità di difesa, che sono una missione costituzionale. Ma non è ora in grado di difendere il Paese in modo autonomo, mentre “c’è una guerra non troppo lontana da noi da due anni, che minaccia di infiammare l’intero continente”.

Ma l’UDC teme soprattutto che la creazione della nuova Segreteria di Stato sulla politica di sicurezza conduca a una prossima adesione alla NATO, con cui è in corso un avvicinamento.

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