Limite di 30 km/h, il Parlamento vuole frenarne la diffusione incontrollata
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Krystone-ATS
Dopo l’OK del Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha dato il suo via libera a una mozione che chiede un migliore rispetto della “gerarchia stradale” e vuole porre un freno all’aumento delle zone a traffico limitato.
Il Parlamento elvetico ha deciso di frenare la diffusione delle zone a 30 chilometri orari nelle città. Dopo il Consiglio nazionale (Camera bassa), anche quello degli Stati (Camera alta) ha approvato una mozione che chiede di precisare i tipi di strada e la loro importanza all’interno delle località.
L’atto parlamentare inoltrato dal lucernese liberal-radicale Peter Schilliger chiede di rispettare la “gerarchia della rete stradale” e le funzioni delle strade nelle aree urbane e rurali mediante una modifica della legge federale sulla circolazione stradale.
Contenuto esterno
Schilliger, che è anche membro del CdA del Touring Club Svizzero (TCS), ha ricordato che il Consiglio federale ha confermato che sulle strade a prevalenza motorizzata deve valere in generale il limite di 50 chilometri orari. “Ma se guardiamo alla realtà ci sono sempre più comuni che cercano di aggirare la legge e di creare delle zone 30 anche dove non sarebbero necessarie”.
Traffico più fluido e sicuro
Fra i contrari alla mozione c’erano anche il consigliere federale Albert Rösti, direttore del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), secondo il quale la mozione è inutile dal momento che già ora è necessaria una perizia motivata per introdurre il limite di 30km/h su alcune tratte stradali. Contrario anche il vicepresidente nazionale dell’Associazione traffico e ambiente Bruno Storni. Il socialista ticinese ha sostenuto che con le zone a 30 km/h il traffico è più fluido e più sicuro: “A 50 chilometri all’ora un pedone ha sei volte più possibilità di morire che se viene colpito da una macchina a 30 all’ora”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Limitare la velocità a 30 km/h in città per la sicurezza e la tranquillità
Questo contenuto è stato pubblicato al
È la ricetta che alcune amministrazioni comunali hanno scelto per aumentare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e delle cittadine.
Schilliger ha replicato che è chiaro che “se non c’è traffico, non ci sono incidenti. Ma questo legame tra velocità e incidenti non è del tutto corretto. Anche tra chi circola in bicicletta ci sono molti incidenti e infortuni. E proprio anche per questa ragione è molto importante che si rispettino meglio le regole su ogni tipo di strada”.
Alle urne i 30 km/h non piacciono
Favorevole alla mozione Schilliger anche il senatore ticinese rappresentante del Centro Fabio Regazzi. A suo parere essa dovrebbe contribuire a fare chiarezza. La popolazione, ha ricordato, ha dimostrato più volte alle urne di essere contraria alla generalizzazione del limite dei 30 km/h nei centri.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Tutti uniti contro i 30 km/h nelle località
Questo contenuto è stato pubblicato al
Varie associazioni di diverso orientamento scendono in campo per opporsi alla generalizzazione del limite di 30 km/h negli abitati.
Quale presidente dell’Unione svizzera delle arti e mestieri, Regazzi ha anche criticato gli ostacoli che il limite dei 30km/h provoca alle piccole e medie imprese, in particolare a quelle attive nella distribuzione dove i tempi di consegna sono sempre più importanti, soprattutto ora con la diffusione degli acquisti online. Inoltre, ha aggiunto, la generalizzazione di simili limiti di velocità incide negativamente anche sul trasporto pubblico e ostacola i veicoli adibiti a soccorso.
Il dossier passa ora nelle mani del Consiglio federale.
I prestatori di servizi pubblici svizzeri riducono le emissioni del 7%
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prestatori di servizi di pubblica rilevanza che hanno aderito all'iniziativa della Confederazione Energia e clima esemplari (ECE) hanno ridotto le loro emissioni di gas a effetto serra del 7% nel 2023.
Giro di vite nei centri federali di asilo per migliorarne la sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per far fronte ai problemi di sicurezza e violenza emersi in un recente passato, la sicurezza del personale e degli ospiti dei Centri federali di asilo (CFA) va migliorata.
Secondo uno studio, i bambini che contano con le dita sono più bravi in matematica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Contare con le dita rende i bambini dell'asilo più bravi in matematica: lo rileva uno studio dell'Università di Losanna, secondo il quale fanciulli di cinque-sei anni hanno migliorato notevolmente le loro capacità di fare addizioni quando si sono aiutati con le dita.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si aggrava il bilancio avvenuto martedì tra Beirut e Damasco che ha preso di mira i combattenti del movimento islamista Hezbollah. Le autorità parlano di 12 persone decedute e circa 4'000 feriti,
Cellulari spiati, condannato negli USA anche un ticinese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Dipartimento del Tesoro statunitense ha condannato diverse persone legate alle attività dell'Alleanza Intellexa, che ha sviluppato tecnologie spyware usate in numerosi Paesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'ambito di misure di riduzione dei costi, la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana RSI taglia 15 posti di lavoro a tempo pieno, 10 dei quali potranno essere assorbiti grazie alle fluttuazioni naturali e a pensionamenti anticipati con piano sociale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il commissario Maros Sefcovic resterà responsabile delle relazioni tra la Svizzera e la Commissione europea. Lo indica la lettera di missione della presidente della Commissione Ursula von der Leyen pubblicata oggi.
Per il Consiglio degli Stati la Svizzera non deve aderire al Patto dell’ONU sulla migrazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera non deve aderire al Patto globale ONU sulla migrazione ma limitarsi a "prendere atto" dei suoi principi guida e dei suoi obiettivi. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati adottando il relativo decreto federale con 26 voti contro 7 e 11 astenuti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Limiti di velocità, meno incidenti gravi nelle zone a 30 all’ora
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Ufficio prevenzione infortuni (UPI) chiede di introdurre misure per diminuire il numero di morti e feriti sulle strade svizzere.
Questo contenuto è stato pubblicato al
A partire da lunedì il 60% della rete stradale cittadina ha un limite massimo di velocità di 30 km/h, una misura introdotta per ridurre il rumore del traffico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da settembre, oltrepassare il limite di 30 km/h di notte a Losanna o in altri centri abitati del canton Vaud potrebbe costare caro.
Dalla multa alla prigione: le conseguenze del guidare male
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le regole della circolazione cambiano tra Italia e Svizzera e non è sempre facile capire il da farsi, soprattutto in caso d'infrazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'idea dell'architetta svizzera Lydia Bonanomi si sta imponendo in molte città europee. A Milano, nel quartiere Rovereto, sarà presto realtà.
Questo contenuto è stato pubblicato al
30 km/h nelle zone urbane. L'idea si sta imponendo in molte città europee. A Milano, nel quartiere di via Rovereto, sarà presto realtà.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.