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Limitare i fuochi d’artificio? Il Governo svizzero non ne vuole sapere

fuochi d artificio
L'iniziativa propone di vietare la vendita di fuochi d'artificio ai privati; i grandi spettacoli pubblici (come quello nella foto a Lucerna il primo gennaio scorso) sarebbero sottoposti a autorizzazione. © Keystone / Urs Flueeler

L'iniziativa popolare "Per una limitazione dei fuochi d'artificio" è da respingere senza presentare un controprogetto: è quanto propone il Consiglio federale al Parlamento.

Cantoni e Comuni “dispongono già delle basi giuridiche necessarie per limitare i fuochi d’artificio” e molte autorità pubbliche “si avvalgono già di questa possibilità”. È una delle principali ragioni invocate dal Governo svizzero, che mercoledì ha raccomandato al Parlamento di respingere, senza presentare un controprogetto né diretto né indiretto, l’iniziativa popolare denominata “Per una limitazione dei fuochi d’artificio”.

L’iniziativa popolare chiede che le persone, gli animali e l’ambiente vengano protetti maggiormente dal rumore e dalle emissioni causate dai fuochi d’artificio. In particolare, intende vietare ai privati la vendita e l’uso di fuochi d’artificio in tutta la Svizzera, eccezion fatta per fuochi d’artificio non rumorosi, come bengala o vulcani.

L’iniziativa contempla inoltre la possibilità di accordare autorizzazioni eccezionali per eventi d’importanza sovraregionale, per esempio il 1° agosto.

Sebbene consapevole che i fuochi d’artificio rumorosi disturbino parte della popolazione e che possano innescare particolari reazioni negli animali, il Governo indica nel suo comunicato che le emissioni di particolato e il rumore prodotto hanno una durata limitata e sono relativamente contenuti.

Allo stesso tempo, l’esecutivo rileva che molte persone collegano i “botti” a emozioni positive ed è quindi superfluo e sproporzionato limitare la vendita e l’uso di fuochi d’artificio.

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Preoccupazione per la fauna

L’iniziativa popolare “Per una limitazione dei fuochi d’artificio”, depositata lo scorso 5 novembre, ha raccolto 137’193 firme valide. Il comitato che l’ha promossa critica l’inquinamento fonico causato dagli spettacoli pirotecnici, così come l’impatto sulla fauna.

A preoccupare i fautori del testo è anche l’inquinamento dell’aria. L’iniziativa è sostenuta da una serie di organizzazioni, molte delle quali si battono per la tutela di animali, sia selvatici che domestici.

Maggioranza di persone favorevoli

Stando a un sondaggio di fine dicembre commissionato dal portale di notizie Watson condotto su un campione di 8’250 persone della Svizzera tedesca e francese, la proposta di modifica costituzionale godrebbe di un forte sostegno da parte della popolazione: il 76% delle persone intervistate sarebbe favorevole al testo, adducendo quali ragioni principali il benessere degli animali e l’inquinamento atmosferico. I contrari sarebbero il 24%.

Secondo l’inchiesta, ad essere più favorevole all’iniziativa è l’elettorato verde (92%). Anche negli ambienti “borghesi” una maggioranza si è espressa a favore di una restrizione nell’uso dei fuochi pirotecnici. Il minor sostegno è stato registrato tra le file del Partito liberale radicale (62%).

Secondo l’indagine le ragioni principali a sostegno dell’iniziativa sono lo stress per gli animali domestici e da reddito, come anche per quelli selvatici. Anche l’inquinamento atmosferico ha un ruolo importante.

Circa un quarto degli intervistati si è detto contrario all’iniziativa per motivi legati alla “tradizione”. Una proibizione relativa ai fuochi d’artificio, inoltre, non dovrebbe essere inserita nella Costituzione.

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