La Svizzera si prepara alla conferenza sull’Ucraina

È già iniziata la pianificazione del dispositivo di sicurezza per il vertice sulla pace nell'Europa dell'Est annunciato mercoledì dal Governo federale.
Per l’evento che si terrà a metà giugno al Bürgenstock (canton Nidvaldo) saranno in prima battuta le polizie cantonali di Nidvaldo e Lucerna ad assicurare l’ordine pubblico, in collaborazione con l’esercito e i corpi di altri cantoni.
“Siamo convinti che le nostre misure permetteranno alla conferenza di svolgersi senza intoppi”, ha dichiarato la consigliera di Stato nidvaldese Karin Kayser-Frutschi, direttrice del Dipartimento di giustizia e sicurezza.

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In concomitanza con la conferenza internazionale sono prevedibili limitazioni al traffico, allo spazio aereo e sui sentieri escursionistici nella zona che si affaccia sul Lago dei Quattro Cantoni in prossimità del Bürgenstock, una zona relativamente isolata in cui risulta più agevole garantire la sicurezza delle e degli illustri ospiti.
Un concetto ribadito da Gabriel Lüchinger, il coordinatore della task force responsabile della preparazione dell’evento secondo cui il prestigioso resort è stato scelto come sede poiché è “ben posizionato e facile da proteggere”.
Il complesso alberghiero, posizionato a strapiombo sul Lago di Lucerna, è di proprietà di un fondo sovrano qatariota e dispone di 30 edifici con 67 appartamenti definiti “residenze”, oltre a quattro hotel e 12 ristoranti e bar.
Per il summit del 15 e 16 giugno prossimi – che, secondo la presidente della Confederazione Viola Amherd, deve essere il punto di partenza per un dialogo sui modi per raggiungere una pace globale, giusta e duratura in Ucraina – sono attese nella Svizzera centrale le delegazioni di 80 Paesi.
Ma Mosca non ci sta
In mattinata il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov ha affermato, in riferimento al vertice svizzero, che “il processo negoziale senza la Russia non ha senso e, in effetti, è un processo negoziale a vuoto”.
Per prima cosa, ha spiegato, “bisogna capire di cosa stiamo parlando, di che tipo di formula di pace: questa è la prima cosa”. In secondo luogo, ha continuato secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti, “abbiamo ripetutamente affermato che, ovviamente, il processo negoziale senza la Russia non ha senso”.

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