La misura (che non è l’unica), interesserà anche parte del territorio italiano.
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La conferenza sull’Ucraina che si terrà il 4 e 5 luglio a Lugano ha portato le autorità a decidere di prendere importanti misure di sicurezza vista la presenza in Ticino di numerose personalità politiche.
“Garantire il regolare svolgimento dell’incontro internazionale, ridurre al minimo l’impatto sulla popolazione e i turisti nonché assicurare e mantenere i servizi di sicurezza a beneficio della cittadinanza sono i compiti principali che saranno assunti dalle forze di polizia (federali, cantonali e comunali), dall’Esercito, dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, dalla Polizia dei trasporti, dalla Protezione civile nonché dai partner della sicurezza privata”, scrive il Cantone sul suo sito.
Tra le misure più importanti, la chiusura dello spazio aereoCollegamento esterno cantonale da domenica 3 luglio alle 12.00 fino a mercoledì 6 luglio a mezzanotte per un raggio di 15 chilometri dal centro di Lugano. Questo significa che nella no-fly zone è compreso anche parte del territorio italiano. La misura riguarda “tutti gli aeromobili senza occupanti con un peso fino a 30 kg (droni o minidroni)” nel raggio di 15 chilometri è compreso anche un divieto verticale: nessun velivolo potrà volare sotto i 5’950 metri di altitudine. Limitazioni saranno applicate anche alla navigazioneCollegamento esterno: nessuna imbarcazione potrà accedere alle acque a meno di 300 metri dalla riva, in una zona che sarà demarcata da boe.
L’Ukraine Recovery Conference 2022 è un evento “storico, come è stato quello del 2 giugno 2019 con la visita di Stato di Mike Pompeo a Bellinzona”, ma il dispositivo di sicurezza, scrive il Cantone in un comunicato diffuso oggi, sarà rinforzato.
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