Un metro e 80 centimetri in un mese, più di quanto nevicato in tutto l'inverno scorso: la città di La Chaux-de-Fonds è sommersa dalla coltre bianca. Uno scenario spettacolare, che però pesa sulle casse comunali.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 29.12.2017)
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Il servizioCollegamento esterno della Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS è girato alle tre del mattino, quando a La Chaux-de-Fonds, nel canton Neuchâtel, si contano già 20 centimetri ed è la tredicesima allerta neve dalla fine di novembre.
Anita Hofmann, addetta alla viabilità comunale, riferisce di aver visto raramente una situazione simile in trent’anni di lavoro: “La chiamano l’oro bianco, ma dopo un po’ questo oro bianco sfinisce, bisogna essere realisti”, dice, alla guida del suo spazzaneve.
Il peso della neve sul bilancio
In tutto, le persone chiamate a rispondere all’emergenza sono 120: entro l’alba, i 105 chilometri di strade del comune devono essere liberate.
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Ognuno di questi interventi costa tra 80 e 100 mila franchi (70-85 mila euro), che pesano sul bilancio comunale, quest’anno in rosso. Ma sulla viabilità “non si può lesinare”, dice il caposervizio viabilità Joseph Mucaria.
“Non si possono mettere in pericolo le attività della città, sia quelle industriali, sia la circolazione. Bisogna pensare soprattutto alle categorie più esposte, come i pedoni, gli anziani, i bambini.”
Fa girare l’economia in inverno
In un mese, La Chaux-de-Fonds ha sparso 800 tonnellate di sale, 200 metri cubi di ghiaia e 300 di materiale antighiaccio: la metà delle riserve annue.
Se non altro, le straordinarie nevicate fanno lavorare una quindicina di aziende incaricate dal comune.
“Per noi questo significa avere lavoro per tutto l’inverno, quando i cantieri chiudono e molte attività si fermano”, spiega Alexandre Brechbühler, un direttore. “Spazzare la neve rappresenta circa il 5% del nostro fatturato, quando va bene, come in questo caso”.
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