L'arte del riciclaggio della Posta svizzera
Chi viaggia attraverso il mondo potrà incontrare alcuni oggetti tipicamente svizzeri come i vecchi autopostali e le cassette delle lettere gialle.
Chissà che effetto fa sentire in alcuni paesi africani il suono unico dei clacson dei vecchi autopostali? Non è una domanda campata per aria. Ogni anno, precisa La Posta, vengono sostituiti con nuovi modelli 150-200 bus del servizio Autopostale. I veicoli dismessi vengono venduti periodicamente all'asta. Coloro che se li aggiudicano devono impegnarsi a non utilizzarli in Svizzera.
Oltre che in paesi dell'Africa, i bus gialli della Posta - conosciuti da tutti in Svizzera come gli "autopostali" o come "la posta" - li si può trovare spesso anche nell'Europa sudorientale. Più raramente ci si può imbattere in vecchi autopostali anche in Germania, dove vengono utilizzati perlopiù come scuolabus.
Ma non solo autopostali. È possibile vedere in giro per il mondo anche le cassette delle lettere gialle non più in uso in Svizzera. In Ecuador, a Cuba e in Africa ne sono state spedite oltre 10'000 tra il 2008 e il 2010. I modelli non più utilizzabili tornano invece ai fornitori dove vengono smontati e, se possibile, riutilizzati.
Anche le uniformi vengono riciclate: i vecchi abiti postali in buono stato finiscono nei negozi di seconda mano della Croce rossa svizzera. Quelli non più indossabili vanno al laboratorio per disabili BEWO, dove vengono trasformati in zaini o borse per laptop, che vengono poi rivenduti.
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