Le condizioni di lavoro in Svizzera continuano a essere tutto sommato buone. Secondo uno studio presentato lunedì dalla SECO, 9 dipendenti su 10 sono soddisfatti, sebbene gli standard non siano più quelli di dieci anni fa. I dati sono in parte contestati dal sindacato Travail.Suisse.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG 12.30 del 22.05.2017)
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La Segreteria di Stato dell’economia (SECOCollegamento esterno) ha presentato lunedì mattina i risultatiCollegamento esterno della sesta indagine europea sulle condizioni del lavoro e i rischi potenziali per la salute, condotta in 35 paesi.
L’89% degli intervistati in Svizzera sostiene di essere in buona salute: un risultato che posiziona il nostro paese al di sopra della media europea.
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Mal di schiena, di testa e al collo
Ai primi posti, tra i problemi che affliggono la forza lavoro elvetica, figurano il mal di schiena –che ha colpito il 36% dei lavoratori rimasti a casa- il mal di testa e i dolori muscolari e al collo.
Il sondaggio ha preso in esame le risposte di 1000 lavoratori dipendenti nella Confederazione, che vi partecipa per la seconda volta.
Prevenire anziché curare
Lo studio ha lo scopo di fotografare le condizioni di lavoro e segnalare i margini di miglioramento.
Viene sottolineato ad esempio che sempre più persone soffrono di dolori alle mani e ai polsi e questo per delle posizioni del corpo errate e che si potrebbero facilmente correggere.
Lo stress, la reazione dei sindacati
È rientrato nella media europea, invece, lo stress sul posto di lavoro, uno dei fattori che incidono di più sulla qualità della vita dei dipendenti.
Il dato è contestato dall’associazione sindacale Travail.SuisseCollegamento esterno, secondo la quale molti lavoratori non sono solo stressati ma addirittura psicologicamente logorati.
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