La popolazione carceraria in Svizzera è salita del 2% rispetto allo scorso anno ma è scesa del 7% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia. Il 94,1% dei detenuti sono uomini, il restante 5,9% donne.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Stando ai dati sulla privazione della libertà pubblicati lunedì dall’Ufficio federale di statistica (UST), a inizio anno in Svizzera si contavano 6’445 persone in detenzione, in calo come detto del 7% rispetto alle carcerazioni registrate nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, e in calo del 13% in confronto al 2021.
Il 65% dei detenuti nelle carceri svizzere stava scontando una pena o eseguendo una misura (esecuzione anticipata compresa), mentre il 30% si trovava in carcerazione preventiva o di sicurezza. Il 5% delle 6’445 persone detenute si trovava invece in carcere per altre ragioni, ad esempio per motivi legati alle misure coercitive previste dalla legge federale in materia di diritto degli stranieri.
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Rispetto al 2021, sia il numero di posti di detenzione (7’196) che di istituti di privazione della libertà (89) sono risultati in calo, provocando un leggero aumento del tasso di occupazione, che si è attestato all’89,6%.
Stando ai dati dell’UST, in Svizzera il 94,1% dei detenuti sono uomini, il restante 5,9% donne.
La flessione del 13% dal 2021 è dovuta principalmente alla diminuzione di detenuti constatata nei cantoni del Concordato della Svizzera orientale sull’esecuzione delle pene, che ha portato a una riduzione delle carcerazioni del 38%, e dove numerosi istituti penitenziari sono stati chiusi o hanno cambiato funzione.
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