La settimana in Svizzera
La vendemmia più scarsa dal 1978, la partecipazione dei privati dell'aiuto allo sviluppo, i conti in rosso di Credit Suisse e quelli ampiamente in attivo della Confederazione. È, in pillole, la settimana in Svizzera.
Con 79 milioni di litri di vino, la produzione vitivinicola svizzera tocca il livello più basso degli ultimi 40 anni. Lunedì, l'Ufficio federale dell'agricoltura (Ufag) ha ricordato come le gelate di aprile e le grandinate di agosto abbiano pesantemente danneggiato i vigneti.
Martedì, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione DSC ha presentato i progetti attuali, che puntano su innovazione e partecipazione dei privati. Tra di essi spicca un tablet con applicazioni per diagnosi mediche impiegato in zone remote della Tanzania.
Intanto, una start-up zurighese ha presentato un'app che si propone di porre rimedio al problema delle ingiurie o notizie completamente false, diffuse in Internet per catalizzare sentimenti negativi e orientare gli umori dell’opinione pubblica.
Mercoledì, Credit Suisse ha presentato i conti 2017. A causa della riforma fiscale negli USA -che pure, in seguito, dovrebbe portare a una crescita degli affari- la seconda banca elvetica accusa oneri per 2,7 miliardi e chiude in rosso di 983 milioni di franchi.
La Confederazione ha presentato invece un consistente avanzo, a fronte dei 250 milioni di deficit che erano stati preventivati per il 2017. Non per questo il governo ha ricevuto solo lodi.
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